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Anas chiede di demolire gli accessi a Strada Orti

Bra: via Principi di Piemonte e strada Orti riaprono al traffico

BRA «Il ponte sul quale transitiamo – insieme ad altre sette famiglie – è stato costruito dal mio bisnonno, oltre cento anni or sono. E adesso, stando all’ordine assai perentorio dei tecnici dell’Anas, dovremmo già averlo distrutto. Privandoci così dell’unico accesso che abbiamo per raggiungere le nostre abitazioni».
Il portavoce di una storica famiglia di ortolani braidesi commenta, non senza una certa preoccupazione, le notifiche (inviate dall’Anas sulla regolarità degli accessi carrai ) ricevute nei giorni scorsi. Una situazione che si è venuta a creare a un anno dalla richiesta di Anas di censire i passaggi che collegano la strada statale 231 con l’ampia zona degli orti, nella quale ci sono ovviamente anche abitazioni di famiglie che hanno attività imprenditoriali di diverso genere.
Continuano i residenti di strada Orti: «Un anno fa abbiamo ricevuto la richiesta di mandare all’Anas la documentazione dei vari passaggi che permettono l’accesso alle nostre dimore. Molti di noi si sono rivolti a un professionista, altri si sono attivati in autonomia. Tutti hanno presentato lo stato dei loro passaggi, accesso che in almeno un caso è stato ripristinato a spese dei residenti, perché era stato danneggiato in seguito ai recenti lavori di modifica del sedime stradale».
Aggiunge il geometra Guglielmo Bruno, che ha seguito alcune di queste pratiche: «Dopo che abbiamo assolto alle richieste dei tecnici compartimentali, siamo rimasti davvero basiti nel momento in cui abbiamo ricevuto le missive con le quali si impone – nel termine di dieci giorni – la “rimozione delle opere e il ripristino dei luoghi”, pena l’attivazione delle norme del codice della strada e l’applicazione di sanzioni amministrative. A questo punto abbiamo sottoposto la questione al sindaco Bruna Sibille, che si è subito attivata per risolvere il problema, richiedendo innanzitutto un incontro, per valutare con i funzionari Anas il termine dei dieci giorni per l’abbattimento delle opere. Che, di fatto, isolerebbero decine e decine di residenti, che non avrebbero più la possibilità di poter andare a casa».
Concludono i residenti: «Non riusciamo a comprendere il motivo di questa presa di posizione dell’Anas, che parla di sistemazione della nostra “posizione in termini di autorizzazione all’accesso carraio a seguito di un’attività di verifica espletata dall’ente”, che riteniamo non sia mai avvenuta. Senza che peraltro nessuno tenga conto del fatto che questi accessi sono ultracentenari e non realizzati recentemente».
Valter Manzone

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