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Cabinovia: per Marello si può fare

Il grande ospedale in attesa di verdetto 1

NUOVO OSPEDALE Quello della cabinovia come mezzo di trasporto verso l’ospedale di Verduno è un tema che resta caldo. Il consigliere di opposizione Emanuele Bolla ha interrogato in forma scritta il sindaco Maurizio Marello: «Ho letto su Gazzetta che il primo cittadino valuta positivamente il collegamento con cabinovia; per questo ho chiesto quali azioni avesse previsto l’Amministrazione per realizzare il progetto».

Il sindaco ha risposto sottolineando i passaggi salienti dello studio di fattibilità: «Le stime quantificano un flusso giornaliero di 11.400 persone, tra ingressi e uscite dall’ospedale, con un picco mattutino tra le 8 e le 9 con 1.400 unità e tra le 13.30 e le 14.30 con 1.500 unità. Il progetto attuale prevede 500 parcheggi per il personale e 559 per i visitatori».  Nel prosieguo della risposta si legge: «La soluzione principale per raggiungere l’ospedale passa dalla provinciale 7, che deve essere adeguata. La Regione sta lavorando per cederla all’Anas in modo da rendere possibili interventi strutturali. Ma oltre alle automobili, come raggiungeremo l’ospedale? Il prolungamento della ferrovia fin sotto la struttura è stato escluso dalla Regione per gli alti costi e complessa è anche la soluzione del trasporto pubblico su gomma stante l’attuale situazione della provinciale».

Aggiunge Marello: «In questo contesto problematico è emersa l’ipotesi della cabinovia, che con 20 cabine in meno di 9 minuti potrebbe trasportare 600 passeggeri all’ora da Santa Vittoria all’ospedale. La spesa ipotizzata va da 13 a 16 milioni di euro, con un costo di gestione annuo di 915mila euro. Si raggiungerebbe il pareggio di bilancio con un traffico medio di 836 passeggeri tra andata e ritorno, una cifra che scenderebbe a 556 viaggiatori al giorno se venissero riconosciuti i contributi regionali oggi erogati per il trasporto su gomma».

Il sindaco Marello conclude: «La cabinovia permetterebbe di eliminare, nelle ore di punta, circa 300 veicoli».

Marcello Pasquero

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