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Fondi dallo Stato per dare un aiuto ai piccoli negozi

Fondi dallo Stato per dare un aiuto ai piccoli negozi
Immagine d'archivio

ALTA LANGA Il Ministero delle autonomie e degli affari regionali ha pubblicato nei giorni scorsi le graduatorie relative al riparto del fondo nazionale per la montagna, reintrodotto nel 2013 dopo tre anni di azzeramento, grazie a un emendamento del presidente nazionale dell’Uncem (Unione nazionale Comuni, comunità ed enti montani) Enrico Borghi.  Il fondo è stato destinato a iniziative di contrasto alla desertificazione commerciale su proposta dell’ex ministro Enrico Costa.

Sono tre le tipologie di intervento previste e finanziate, che possono anche essere cumulabili tra loro.  La tipologia A prevede l’incentivazione agli esercizi commerciali per l’avvio, il mantenimento o l’ampliamento dell’offerta, anche in forma di multiservizi. È previsto anche l’acquisto di arredamento, la realizzazione o la partecipazione a siti di e-commerce, l’acquisto o il noleggio di strumenti per la realizzazione di Internet point.  La tipologia B prevede invece servizi di consegna su ordinazione delle merci a domicilio, mentre la C sostiene i servizi di trasporto per raggiungere le località sede di mercati nell’ambito dei territori montani.

Alla valutazione dei progetti ha provveduto la Regione, che ha stilato la graduatoria finale tenendo conto di criteri come l’assenza o la carenza di esercizi commerciali nel territorio comunale, la destinazione del finanziamento ad attività commerciali che funzionino anche come dispensatrici di servizi utili alla popolazione, l’incremento dell’occupazione e la creazione di centri multiservizi in cui sia inclusa la vendita di prodotti locali. In alta Langa hanno ottenuto il finanziamento Paroldo, Bergolo, Camerana, Gottasecca, Arguello, Torre Bormida, Perletto e Mombarcaro (25mila euro), Bonvicino (17.400), San Benedetto Belbo (13.420) e Levice (9.734,50).

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