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I buoni maestri prosegue con la serata su Carlo Maria Martini

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Don Antonio Sciortino e don Giusto Truglia durante una conferenza ad Alba

INCONTRO Si può riflettere sul senso della vita, guardando ai grandi esempi offerti dalla storia nei campi più disparati: esistono infatti persone dal carisma intenso, in grado di incanalare le energie positive del mondo.

È questo il senso della proposta che ha lanciato Gazzetta d’Alba, nel quadro delle iniziative per i 135 anni dalla fondazione, in collaborazione con la parrocchia e la Pro loco di Ceresole. Si tratta di una serie di quattro incontri dal titolo “I buoni maestri”, preso a prestito dalla collana di volumi di recente allegata al settimanale Famiglia Cristiana. Dopo i primi due appuntamenti a marzo (dedicati a Gino Bartali e a Malala Yousafzai, dei quali ha parlato il direttore di Gazzetta d’Alba don Giusto Truglia, coadiuvato da letture a cura di Gian Paolo Montisci e musiche di Maurizio Ribotta), la terza serata, prevista per il 12 aprile – alle ore 21 nella confraternita di San Bernardino di piazza Vittorio Emanuele, con il medesimo schema – sarà guidata da don Antonio Sciortino, ex direttore di Famiglia Cristiana e attuale responsabile di Vita pastorale: l’incontro, introdotto dal parroco di Ceresole don Eugenio Viberti, sarà dedicato a Carlo Maria Martini.

«Un uomo buono ma austero, tanto autorevole e signorile quanto schivo e “ingessato”, un principe della Chiesa la cui infinita erudizione e profondità spirituale avevano l’effetto d’incutere una certa soggezione. Così viene in genere descritta la figura di Carlo Maria Martini, cardinale gesuita, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002»: lo ha scritto nel 2017 proprio il settimanale Famiglia Cristiana.

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