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Il comitato per la strada provinciale 661 scrive al presidente Mattarella

3 milioni di euro per intervenire sulle strade braidesi

BRA I lavori per l’allargamento della strada provinciale 661 tra Bra e Cherasco tardano a iniziare. E il comitato dei sostenitori di questo intervento – atteso fin dal 2002 – hanno preso carta e penna e hanno scritto una missiva al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Gentile signor presidente, siamo due semplici cittadini di Bra (un imprenditore e un pensionato, ndr) e le scriviamo per sottoporle un nostro grave disagio». L’imprenditore Giancarlo Scarzello e il pensionato Franco Madiotto hanno inviato prima una Pec e poi una lettera cartacea alla prima carica dello Stato, per lamentare i ritardi biblici nell’attivazione del cantiere per l’allargamento della provinciale 661. L’idea di scrivere al presidente è maturata tra i soci del comitato per l’allargamento della Sp 661, strada che sopporta il transito di oltre 20mila veicoli al giorno, dopo aver appreso che i lavori complementari alla variante di Sommariva Bosco inizieranno dalla salita del Bergoglio a Roreto di Cherasco.
E concludono: «Siccome dopo quasi sedici anni non abbiamo alcuna garanzia su tempi e operatività della soluzione, le chiediamo quindi – facendo ricorso al Suo elevato senso morale – un intervento urgente in merito».

v.m.

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