L’App che fa arrivare il vino a casa

Piemonte: l’export aumenta del 15% Langa e Roero sul podio con i vini

CURIOSITÀ Le idee vincenti, a volte, nascono per caso. Durante una festa tra amici può capitare di finire il vino e di non riuscire a rifornirsi o a trovare un locale aperto che venda alcolici. E così, da quella esperienza, tra una chiacchiera e l’altra, due giovani valtellinesi, Francesco Magro e Andrea Antinori, decidono di fare sul serio. Studiano se c’è un mercato, realizzano un piano aziendale, cercano investitori e creano la start-up Winelivery. Il primo gennaio 2016 nasce così l’App che in trenta minuti consegna il vino, la birra, i cocktail a domicilio e alla giusta temperatura.

L’esordio è a Milano: poi si passa a Bologna e in questi giorni è stato festeggiato lo sbarco a Torino. L’inizio è stato duro. Spiega Francesco Magro, uno dei fondatori: «Il primo anno non ci abbiamo capito nulla. Sapevamo che volevamo portare il vino a casa delle persone in mezz’ora, ma ci mancava tutto il resto» Dagli errori si impara. Ora la macchina è oliata e in espansione: solo a Milano ci sono 20mila clienti, con 1.200 prodotti offerti e presto l’App raggiungerà Firenze, Verona, Brescia, Padova e Roma. Il vino italiano viaggerà perfino a Monaco di Baviera.

Un aiuto allo sviluppo del progetto potrebbe arrivare anche dalle Langhe e dal Roero. «Cerchiamo piccoli produttori, fuori dalla grande distribuzione, che offrano vini di qualità. Questi territori sono sinonimo di eccellenza e di grande tradizione enologica e guardiamo a loro con interesse. Vogliamo essere una sorta di enoteca on-line che possa fornire prodotti anche a prezzi contenuti», afferma la cofondatrice Andrea Antinori.

L’invito alle cantine interessate è quello di andare sul sito di Winelivery e di offrire la propria disponibilità. Dopo una prima fase in cui verranno assaggiati i vini, i responsabili del servizio potrebbero fare una proposta di collaborazione: nel pacchetto sono previsti eventi o momenti di degustazione perché il vino possa diventare un’esperienza da vivere a 360 gradi.

Daniele Vaira

 

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