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Raccolto l’appello di Gazzetta: ripulita la panchina turchese di Scaparoni

Raccolto l'appello di Gazzetta: ripulita la panchina turchese di Scaparoni
LA panchina di Scaparoni come compariva oggi, appena ripulita

ALBA E’ stato raccolto l’appello lanciato da Gazzetta sul proprio sito e sul giornale cartaceo in edicola ieri martedì 24 aprile. Avevamo auspicato che l’artista che aveva imbrattato la panchina turchese dei sordi una settimana fa potesse capire la gravità del gesto compiuto e rimediare a proprie spese ripristinando il colore originario.

Nella notte tra giovedì 19 e venerdì 20 aprile, infatti, uno spiacevole episodio aveva preceduto la partita delle nazionali di calcio per sordi tra Italia e Germania. La panchina tirata a lucido dai volontari per essere immortalata nelle foto delle nazionali era stata imbrattata nella notte.

Imbrattata nella notte la panchina turchese simbolo dei sordi

Nella mattinata di mercoledì 25 aprile la piacevole scoperta dei volontari che tengono pulita e ordinata la panchina: il simbolo è stato cancellato e il colore originario ripristinato.

Gli autori della pulizia hanno lasciato uno straccio recante la scritta “E adesso?”. Quasi un invito a Gazzetta che come ha stigmatizzato il gesto una settimana fa ora si congratula con gli autori per aver capito di aver disegnato sopra a un simbolo per 160 sordi, che hanno fortemente voluto la panchina, e aver rimediato a proprie spese.

Raccolto l'appello di Gazzetta: ripulita la panchina turchese di Scaparoni 1

Il consigliere Emanuele Bolla, tra i promotori della posa della panchina di Scaparoni commenta: «Chi aveva imbrattato la panchina di Scaparoni è ritornato questa notte e l’ha ripulita. Fa piacere prendere atto di questo bel gesto: probabilmente gli autori della bravata non erano consapevoli del significato della panchina. Grazie a Gazzetta d’Alba per aver lanciato l’appello che è stato prontamente accolto».

Ricordiamo che il colore scelto per la panchina è il turchese perché rappresenta i sordi nel mondo, e sopra sono disegnate due mani, simbolo della lingua dei segni. La panchina di trova dietro la piazza della chiesa in cima a via Scaparoni.

Marcello Pasquero

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