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Senzatetto e tossici causano il degrado di Piana Biglini

Senzatetto e tossici causano il degrado di Piana Biglini

CASA Torniamo a puntare i riflettori sulle quattro strutture di edilizia popolare situate in via Garelli a Piana Biglini.  Venerdì 23 marzo l’europarlamentare Alberto Cirio, il consigliere Atc Marco Buttieri, i consiglieri comunali di opposizione Carlo Bo, Mario Canova, Gionni Marengo, Leonardo Prunotto, Elisa Boschiazzo e Domenico Boeri, il rappresentate della Lega Marco Marcarino, insieme al presidente del comitato di quartiere Silvio Biglino e ad alcuni proprietari degli alloggi, hanno avuto modo di vedere con i propri occhi la condizione dell’unico dei quattro edifici di proprietà privata, attualmente disabitato e occupato abusivamente da senzatetto e tossico-dipendenti.

Il gruppo, accompagnato dal proprietario, ha visto il degrado dei 13 alloggi e dei garage che l’uomo aveva acquistato nel 2009, quando tutti e quattro gli edifici in fase di costruzione erano ancora destinati all’uso abitativo privato. Pochi mesi dopo, però, l’Atc ha acquisito numerosi alloggi delle altre palazzine, arrivando nel corso degli anni a gestire tutti gli appartamenti degli immobili. Ora il proprietario vorrebbe vendere anche il suo palazzo, ma al momento questa opzione non sembra essere praticabile.

«In passato l’Atc aveva investito molto nell’acquisto degli edifici da destinare all’edilizia popolare, ma oggi non è più possibile», commenta il consigliere Buttieri, che aggiunge: «Da quando l’area di competenza è stata ampliata a tutto il Sud Piemonte (Cuneo, Asti e Alessandria) le possibilità di investimento si sono drasticamente ridotte e al momento non è possibile prevedere di acquistare altre strutture».

A distanza di quasi 10 anni la situazione è diventata invivibile: gli alloggi e i garage sono stati occupati da senzatetto che, distruggendo le finestre, si insediano abusivamente all’interno della struttura, lasciando dietro di sé immondizia e degrado.  «In fase di cantiere, alcuni alloggi vennero venduti a privati, mentre per gli altri il Comune di Alba aveva autorizzato la vendita all’Atc, che li aveva comprati e completati. Mediante questa autorizzazione, l’Amministrazione ha creato le condizioni per rendere la situazione di Piana Biglini ingestibile», sottolinea l’europarlamentare Alberto Cirio, che prosegue: «La Regione e il Comune ora devono trovare una soluzione per fare in modo che l’Atc acquisti la palazzina attualmente occupata. Fondamentale, inoltre, potenziare il presidio delle forze dell’ordine su tutta l’area».

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La risposta arriva dal sindaco Maurizio Marello: «Nel 2007-2008 la Regione Piemonte aveva approvato il “Piano casa”, che permetteva alle Atc non solo di costruire, ma anche di acquistare edifici. Nell’aprile del 2009 l’Amministrazione precedente alla nostra aveva firmato una delibera mediante la quale si evidenziava il problema della crisi abitativa ad Alba, dettata soprattutto dall’elevato costo dei canoni e dall’indisponibilità da parte dei proprietari di affittare gli alloggi alle fasce più deboli della popolazione, come famiglie monoreddito e stranieri».
«L’Amministrazione aveva richiesto all’Atc di mettere in campo tutte le forze per ampliare il patrimonio immobiliare da destinare a edilizia pubblica, anche acquistando da privati», prosegue il primo cittadino, che aggiunge: «Per quanto riguarda le palazzine di via Garelli, alcuni privati e la ditta costruttrice avevano liberamente scelto di vendere i propri beni all’Atc. Il passaggio di proprietà era stato fatto a totale discrezione dei privati e dell’azienda e il Comune si era solo occupato della successiva assegnazione dei nuovi alloggi secondo la graduatoria».

Il primo cittadino sottolinea anche l’attenzione rivolta alla zona di Piana Biglini. «È evidente che ci sia un problema, ma la nostra attenzione è molto alta», spiega Marello. «Un mese fa abbiamo incontrato il proprietario dell’edificio, insieme alle forze dell’ordine, per tentare di trovare una soluzione. La zona, inoltre, viene costantemente monitorata dagli agenti, che sono a conoscenza di questa realtà e stanno collaborando assiduamente al fine di migliorare questa situazione».

Alessia M. Alloesio

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