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Comune di Bra: avanzo consistente ma è bloccato dalle sofferenze

Il debito del Comune di Bra scende a sedici milioni

BRA Un bilancio che tiene conto dei temi della sussidiarietà circolare, che risponde in modo efficace ai vincoli imposti dalle normative, che fa fronte alla riduzione (6 milioni di euro dal 2009) dei trasferimenti pubblici all’ente, che responsabilizza tutti gli attori.
Un bilancio che tiene conto della sostenibilità sociale, di parametri non strettamente economici e di indicatori di benessere come la raccolta differenziata, l’occupazione, i diritti di cittadinanza, l’istruzione, la cultura.
Sono le caratteristiche del conto consuntivo 2017 che l’assessore delegato Gianni Fogliato ha portato all’attenzione del Consiglio comunale di lunedì 23 aprile.
I numeri: il bilancio pareggia a 52.234.631 di euro con un avanzo di 2.722.843 euro di cui, però, soltanto 133.545 possono essere utilizzati per i futuri investimenti. “Colpa” dei vincoli del patto di stabilità e di una voce importante, 2.368.453 euro accantonati per far fronte ai “crediti di dubbia esigibilità”.
Il bilancio 2017 registra anche un anomalo fondo cassa, di soli 156 euro (a fronte di un valore nell’anno 2016 di 1.266.000). «La questione ha una natura puramente tecnica e facilmente illustrabile», come si specifica nella relazione di bilancio. «È legata al fatto che la seconda rata Imu, che generalmente entra nelle casse comunali negli ultimi giorni di dicembre, sia slittata al 2 gennaio, per un importo di 1.546.421 euro, che però non è stato possibile inserire tra le competenze 2017».
Nel corso dell’anno, gli investimenti in totale sono stati di 2.391.984 di euro e sono stati i consiglieri comunali di maggioranza Ferrero, Ambrogio, Isu, Gemma e Milazzo che sono intervenuti sul tema, a evidenziare i principali lavori eseguiti con particolare attenzione alle scuole. Sono state ricordate le 565 valvole termostatiche posizionate negli edifici, gli interventi su impianti, coibentazione, coperture per l’efficienza energetica, la rimozione dell’amianto, ma anche il refettorio di San Michele, l’area giochi di frazione Bandito, il restauro della cappella della Veneria nel cimitero, il restyling della centrale via Principi di Piemonte.
Ribadito l’impegno per il recupero crediti e per la riduzione del tempo medio di pagamento dei fornitori (nel 2017 a 110 giorni) nonché l’efficienza dei servizi a domanda individuale a fronte di una pressione tributaria che risulta in leggero calo, pur mantenendo alta la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini.

Valter Manzone

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