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L’Acquedotto delle Langhe è in salute

Energia elettrica grazie all’Acquedotto delle Langhe

SERVIZI Conferma del presidente, qualche novità nel Consiglio di amministrazione e, soprattutto, conti in ordine che permettono di pensare a progetti importanti. Nei giorni scorsi l’Acquedotto delle Langhe e delle Alpi cuneesi ha approvato all’unanimità il bilancio 2017, che chiude con un utile di 458.250 euro, un dato che conferma e consolida la tendenza positiva iniziata nel 2016. L’assemblea ha confermato il presidente Pier Giorgio Giacchino, assessore di Camerana; il vicepresidente è Marino Travaglio, mentre il Consiglio d’amministrazione è composto da Silvana Martino e da due nomi nuovi: l’ex sindaco di Grinzane Cavour Franco Sampò ed Elisa Avagnina, segretaria dell’unione montana della Valle Grana. Il collegio dei revisori dei conti sarà ancora presieduto dall’albese Roberto Berzia ed è composto da Gianpiero Conte e Cristina Tomatis.

All’assemblea era presente anche il presidente della Provincia Federico Borgna. L’ente di corso Nizza è azionista di maggioranza assoluta dell’Acquedotto delle Langhe con il 52,96 per cento del capitale sociale (il resto è diviso tra 21 Comuni). Borgna ha sottolineato che i dati del bilancio sono il risultato dell’ottimo lavoro svolto dal Consiglio di amministrazione insieme a un nuovo metodo di condivisione tra i soci, che ha visto l’organizzazione di numerosi incontri sul territorio, e in particolare a Sinio, paese in cui l’Acquedotto delle Langhe nacque nel 1956, grazie alla lungimiranza dei sindaci dell’epoca, quando la sete era uno dei problemi principali delle nostre colline.
La relazione sull’attività illustrata durante l’assemblea non poteva prescindere dalle difficoltà dell’anno appena trascorso, legate all’eccezionale periodo di siccità e al forte dibattito sulla trasformazione del servizio idrico. L’assemblea ha deciso di destinare l’utile all’incremento del fondo per nuovi investimenti al fine di potenziare la rete, aumentare i serbatoi di accumulo, acquisire nuove captazioni e contribuire alla realizzazione di mini invasi.

Nel corso della riunione sono stati resi noti anche altri dati relativi all’Acquedotto delle Langhe. Tra questi il più eclatante è sicuramente quello della percentuale di perdita d’acqua lungo la rete, inferiore al 2 per cento. Un dato eccezionale se si tiene conto che a livello nazionale la perdita media delle reti idriche oscilla tra il 30 e il 40 per cento e in alcuni casi raggiunge addirittura il 50. Nel 2017 l’Acquedotto ha erogato 300 litri d’acqua al secondo e il volume distribuito ha superato i 9 milioni e 391mila metri cubi, con un aumento del 9 per cento rispetto al 2016. Un dato rilevante in un anno in cui la carenza d’acqua ha colpito duramente tutta la provincia. La lunghezza complessiva delle tubazioni è di 670 chilometri e i Comuni serviti sono 110, per un totale di oltre 274mila persone.

Il presidente Giacchino annuncia anche un’altra importante novità in arrivo nei prossimi mesi: l’avvio del progetto relativo alla realizzazione di tre piccole centrali idroelettriche collegate ai serbatoi di accumulo di Mombarcaro, Murazzano (Bric Berico) e Lequio Berria (Bric Schiappa). Per poter iniziare i lavori si attende soltanto il via libera della Provincia.

Corrado Olocco

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