Ultime notizie

Cristiano Ronaldo non sarebbe il primo calciatore della Juve a vivere ad Alba

Cristiano Ronaldo non sarebbe il primo calciatore della Juve a vivere ad Alba
La Juventus al Coppino nel 1942.

CURIOSITA’ In attesa di sapere se Cristiano Ronaldo vestirà la maglia della Juventus e se sceglierà come residenza la villa con vista su Alba di cui ha parlato Sky sport, può essere utile ricordare che CR7 non sarebbe il primo calciatore bianconero ad abitare nella capitale delle Langhe. Circa 75 anni fa, dal novembre del 1942 al maggio del 1943, quasi tutta la Juventus visse nella nostra città, in collina, in località Serre, forse neppure troppo lontano dal luogo dove il gossip calcistico vorrebbe collocare la futura residenza del fuoriclasse portoghese.

Quella Juve, però, non scelse Alba per la privacy o perchè era un bel posto. La squadra si trasferì ad Alba per sfuggire ai bombardamenti su Torino e venne sistemata a villa Sorano, casa di campagna della famiglia Bonardi, imprenditori vinicoli albesi. A favorire il trasferimento della squadra nelle Langhe fu il dirigente dell’Albese Carlin Cignetti, che era in ottimi rapporti con i vertici juventini.

Cristiano Ronaldo non sarebbe il primo calciatore della Juve a vivere ad Alba 1
Il calciatore Sentimenti III, la moglie e la figlia di Borel sul calesse e, sulla destra, la figlia dell’allenatore Rosetta davanti a villa Sorano nella primavera del 1943.

La squadra si allenava al campo Michele Coppino, talvolta assieme ai giocatori dell’Albese, e lasciava la nostra città solo per le partite di campionato, con trasferte in treno spesso avventurose, come quella a Livorno che ci ha raccontato alcuni anni fa il portiere Sentimenti IV, conclusa su un vagone merci perché il treno regolare non era arrivato.

A villa Sorano due cuoche cucinavano per i calciatori, che scendevano in città a piedi o su un carretto trainato da un asino, ribattezzato Pierino, forse per prendere in giro il presidente bianconero di allora, l’imprenditore astigiano Piero Dusio. Tra gli sfollati ad Alba c’erano Magni, Borel, Depetrini, Rava, i fratelli Vittorio e Lucidio Sentimenti (Sentimenti III e IV, come li chiamavano i cronisti di allora) Parola (quello della rovesciata diventata simbolo  delle figurine Panini), l’albanese Lushta, Foni, Locatelli e il portiere Perucchetti, che dopo la guerra sposerà una ragazza albese. Faceva parte della squadra, allenata da Virginio Rosetta (ex calciatore bianconero degli Anni ’30 e campione del mondo)  anche il leggendario Giuseppe Meazza, che però non era tra gli sfollati al Sorano, anche se qualche volta raggiunse i compagni al Coppino per gli allenamenti.

Cristiano Ronaldo non sarebbe il primo calciatore della Juve a vivere ad Alba 2
A sinistra: il portiere della Juve Giuseppe Perucchetti e il capitano dell’Albese Francesco Boggione (dal libro Quando la Juve si allenava al Coppino).

La prima notizia riportata da Gazzetta d’Alba sulla presenza della Juve in città, pubblicata l’8 dicembre del 1942, è di otto righe e riguarda un’amichevole con l’Albese finita 11-4 per i bianconeri. Anche nei mesi successivi la presenza della squadra in città non trovò molto spazio sui giornali. Con la guerra in corso, le notizie, purtroppo erano altre.

In città i giocatori bianconeri frequentavano i bar del centro per una partita a carte o a biliardo con i calciatori dell’Albese, giocavano a tennis nel campo lungo la circonvallazione o a pallacanestro nella palestra della Maddalena e talvolta arbitravano le partite di calcio del torneo tra le scuole superiori albesi. Tutte cose che Cristiano Ronaldo non potrebbe mai fare.

Corrado Olocco

Banner Gazzetta d'Alba