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La statua di Maria Ausiliatrice torna a casa

La statua di Maria Ausiliatrice torna a casa

DIANO Il cortiletto dell’edificio dove ha sede la scuola primaria, che il 28 luglio sarà intitolato a monsignor Oreste Marengo (1908-1998), riavrà la statua di Maria Ausiliatrice e il pilone su cui appoggiarla, nella medesima posizione in cui si collocava 110 anni fa.  Un tempo questa era la curt del munie perché le Figlie di Maria, dal loro arrivo a Diano nel 1896 alla loro partenza nel 1986, gestirono nella struttura un piccolo ospedale, l’asilo, un ospizio per anziani, il teatro e l’oratorio. Era, insomma, il cortile di tutti e ancora oggi l’edificio viene conosciuto come ex pensionato. La statua di Maria Ausiliatrice arrivò nel 1907 e venne posizionata nel cortiletto interno. Riferisce il dianese Mario Proglio: «In tutte le famiglie di Diano c’è almeno una fotografia sotto quella statua, venerata non solo dalla gente di Diano».

La statua venne rimossa negli anni Novanta, quando ci fu la ristrutturazione dell’edificio e il cambio di destinazione d’uso. Da allora peregrinò negli angoli dei piazzali, a volte tra i rifiuti, fino al magazzino comunale, dove è stata ritrovata. «La statua è nel cuore di tutti i dianesi e appena ne ho proposto il recupero c’è stata grande partecipazione», racconta Proglio. L’abbandono e il tempo l’hanno danneggiata, ma il restauratore, confermandone il notevole pregio artistico, la sta rimettendo in sesto senza voler percepire alcun compenso. Tuttavia, su sua indicazione, si raccoglieranno fondi per il missionario salesiano in Brasile don Sergio Stroppiana (conto corrente intestato al Comune di Diano; Iban: IT84Q0853046 260000170124971, causale: L’Ausiliatrice del cortiletto).

La scultura è alta 180 centimetri e pesa circa 160 chili. L’Amministrazione comunale, avendo già ristrutturato il cortiletto, ora provvederà a ricostruire il pilone dove sarà ricollocata la statua votiva, con una spesa di 8.174 euro. Il 28 luglio sarà intitolato il cortile a monsignor Oreste Marengo, missionario salesiano che ebbe una particolare venerazione per Maria Ausiliatrice. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale, dal gruppo parrocchiale, dalla biblioteca comunale, dall’associazione L’Arvangia, dal gruppo ex allieve salesiane e dalla banda musicale di Diano.

L’intitolazione sarà l’occasione per inaugurare il rientro a casa della storica statua. Per il canonico Francesco Chiesa, nel libro Diano d’Alba e la sua gloriosa storia, edito nel 1937, a trent’anni dalla posa della statua, «Maria Ausiliatrice fece conoscere ben chiaramente la speciale protezione sopra questo fortunato paese. Difatti con la devozione all’Ausiliatrice spuntò in Diano una meravigliosa fioritura di tutte le opere di zelo che si possano desiderare, tanto che la parrocchia di Diano poteva servire da modello in tutto. E vennero al paese di Diano tutti i beni, non ultimo certo la liberazione dalla grandine, che da oltre un trentennio non cade su Diano».

Giorgia Barile

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