Mino Taricco (Pd) ha presentato un’interrogazione sul futuro dell’Asti-Cuneo

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ROMA Il Senatore Mino Taricco, insieme ai colleghi Garavini, Grimani, Boldrini, D’Alfonso, Bressa, Lanièce, Pinotti, Marino, D’Arienzo, Margiotta, Mirabelli, Sbrollini, Ginetti, Biti, Comincini, Rampi e Ferrazzi, ha interrogato il Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti per capire quali siano i tempi di completamento della Asti – Cuneo

Presentata in Senato l’interrogazione, a prima firma del cuneese Mino Taricco, sulla necessità che da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti vi sia il massimo impegno nel  completamento del tratto autostradale incompiuto.

Dopo il via libera da Bruxelles dello scorso aprile, attualmente deve essere sottoscritto l’atto integrativo tra Ministero e Concessionaria, che dovrà poi essere sottoposto all’approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

E’ possibile, però, che il Governo non abbia ancora  concluso la negoziazione e che abbia preso in considerazione  il declassamento dell’opera.

«Molto lavoro è stato portato avanti in questi anni da noi parlamentari del territorio, in collaborazione con la Regione e l’assessore Balocco» precisa il Senatore Taricco, che prosegue: «Portandoci vicinissimi alla soluzione, per questo un rallentamento in questo momento sarebbe dannosissimo, così come un’eventuale declassamento dell’autostrada sarebbe devastante, perché comporterebbe la necessità da parte dello Stato di reperire le risorse necessarie alla sua realizzazione, e manterrebbe il nodo dei termini della concessione, il cui decorso formalmente partirebbe solo dal momento del completamento della stessa autostrada, rinviando di fatto sine die il completamento dell’opera. Le rassicurazioni a mezzo stampa dei giorni scorsi del Ministero ci sono parse un po’ di circostanza , con questa interrogazione chiediamo chiarimenti circa i tempi di definizione dell’atto integrativo e dell’invio dello stesso al Cipe, che sono fondamentali per la realizzazione del completamento di un’opera così importante per il nostro territorio piemontese, ma soprattutto per la provincia e la città di Cuneo che continua ad essere un Capoluogo di Provincia di fatto non connesso da viabilità autostradale con il resto della Pianura Padana»

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