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350mila tra visite ed esami in più per ridurre le liste d’attesa in Piemonte

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TORINO Gli uffici dell’assessorato alla sanità della Regione Piemonte sono impegnati a esaminare i piani per la riduzione delle liste d’attesa presentati alla fine di luglio dalle Asl piemontesi.

Il lavoro servirà a suddividere fra le aziende sanitarie i 10 milioni di euro che la Giunta Chiamparino ha messo a disposizione e che saranno utilizzati per aumentare l’offerta delle prestazioni nel sistema sanitario piemontese.

I piani prevedono: l’estensione degli orari di apertura di strutture e ambulatori; l’aumento del personale dove necessario; la contrattualizzazione di prestazioni aggiuntive con il privato accreditato.

Entro la fine dell’anno 2018 la sanità piemontese sarà in grado di erogare circa 100mila prestazioni in più, a cui ne se aggiungeranno altre 250mila nel corso del 2019, per un totale di 350mila fra esami e visite specialistiche in più in poco meno di un anno e mezzo. Quasi il 50% di questo potenziamento riguarderà le Asl di Torino e del territorio metropolitano, la restante quota riguarderà tutte le altre province piemontesi.

«I piani delle aziende sanitarie saranno attivi dall’autunno e saranno monitorati costantemente, con cadenza mensile, per avere un riscontro immediato dei risultati. Nello stesso tempo entrerà in funzione il nuovo Cup unico regionale per le prenotazioni. A partire dai prossimi mesi, in sostanza, saremo in grado di aggredire efficacemente il problema delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche», sottolinea l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta.

Nell’Asl Alba-Bra verranno potenziate le visite di oculistica, dermatologica, neurologica ed endocrinologica e gli esami di ecografia all’addome, colonscopia, ecocolordoppler cardiaco ed ecografia

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