Ancora alcuni posti nella comunità Laudato si’ di Gazzetta: un modo concreto per aiutare il pianeta che langue

Ancora alcuni posti nella comunità Laudato si’ di Gazzetta: un modo concreto per aiutare il pianeta che langue

ALBA Il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico sono priorità assolute. Non possono essere ignorati. Perché raggiunta la soglia di irreversibilità (secondo alcuni scienziati è stata superata) potrebbe essere tardi. Un pianeta svanito, e senza contenitore il contenuto si dissipa. Il problema è: che fare? La risposta delle comunità Laudato Sì, ideate dal fondatore di Slow food Carlo Petrini, è concreta. Bisogna partire dal piccolo, dal territorio. Nelle Langhe sono parecchi i problemi ecologici: utilizzo di diserbanti e erbicidi nelle vigne, l’uccisione della biodiversità a causa delle monoculture, l’inquinamento del fiume e dell’aria, l’eccesso di produzione di plastica, i boschi contaminati dai rifiuti. Per diffondere consapevolezza e atti pratici bisogna partire da qua.

Perciò Gazzetta ha deciso di lanciare la propria comunità, inviando un appello ai cittadini che vogliono operare come volontari. Si cercano persone che vogliano sedersi a un tavolo e pianificare azioni in favore dell’ambiente. Spiega Fulvio Prandi, fiduciario della Condotta Slow food di Alba: «Come funzionano queste comunità, che in pochi mesi hanno raggiunto le 30 unità in tutta Italia? Oltre ad essere forme aggregative spontanee, senza limitazioni o restrizioni di credo, orientamento politico, nazionalità, estrazione sociale, hanno come obiettivo quello di eseguire azioni di tutela e salvaguardia per l’ambiente. Devono essere composte da un numero minimo di 5 persone. Possono intraprendere qualunque tipo di iniziativa in linea con i principi dell’ecologia, della giustizia sociale, della trasmissione dei saperi. Non hanno capo, né gerarchie. Il solo obbligo è quello di impegnarsi a sostenere il progetto “Casa futuro centro studi Laudato si’”, ovvero la ristrutturazione del Centro don Minozzi di Amatrice, per un periodo minimo di tre anni con un contributo annuale non inferiore ai 500 euro».

Rilanciamo l’appello, dopo aver raccolto le prime adesioni: chiunque voglia sedersi al tavolo della programmazione, potrà scrivere entro fine settembre all’indirizzo gazzetta@stpauls.it . Contatteremo i partecipanti per il primo incontro, a data da stabilirsi, con ogni probabilità dopo la fine di ottobre.

Matteo Viberti

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