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I vitivinicoltori adesso credono nell’enoteca 2.0

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Il brindisi dei sindaci e dei politici roerini alla nuova sede dell'Enoteca del Roero 2.0

CANALE A poco più di un anno e mezzo dalla costituzione della nuova enoteca 2.0 di Canale c’è grande soddisfazione per i risultati raggiunti, sia qualitativamente che quantitativamente, e si punta, attraverso un calendario ricco di appuntamenti, sin dall’autunno, a valorizzare sempre di più e meglio il territorio.

Nuovi produttori hanno fatto il loro ingresso, arrivando a essere un’ottantina, e altri stanno ancora manifestando l’intenzione di unirsi. Nei giorni scorsi anche l’Associazione vinaioli di Castellinaldo è entrata nel sodalizio in qualità di socio privato, così come previsto dallo statuto, mentre il Consorzio di tutela del Roero – pur manifestando la volontà di continuare a lavorare con l’enoteca 2.0 – ha preferito non aderirvi. «Collaboriamo volentieri, ma entrare nella compagine sociale non è previsto dal nostro statuto», dice il presidente Francesco Monchiero. Intanto il direttivo, nel convocare l’assemblea dei soci, ha approvato il bilancio e ha provveduto al rinnovo delle cariche. Pier Paolo Guelfo, prima presidente, ha lasciato l’incarico per rivestire quello di direttore, anche per ottemperare a una disposizione di legge che non permette alla stessa persona di ricoprire la doppia carica. Il nuovo presidente sarà invece Marco Perosino coadiuvato, nel Cda, da Franco Artusio, Enrico Faccenda e Carla Bonino – in rappresentanza della compagine pubblica – e da un rappresentante dei Vinaioli di Castellinaldo, per i soci privati.
<EM>«L’enoteca ha approvato un bilancio in utile, mettendo a riserva, per necessità future, 25mila euro», spiega il neopresidente. «Andiamo avanti, senza spirito di rivalsa, cercando di lavorare sempre meglio tutti insieme, con la collaborazione di Comuni ed Ente turismo, pensando, per il 2019, a qualche evento del tutto nuovo», conclude Perosino. Intanto, per il mese di ottobre, con il coinvolgimento della scultrice Antje Rieck, è in fase di definizione l’allestimento di due opere che prevedono l’abbinamento di cristalli e legno, in concomitanza con la festa per il primo anno di attività della nuova enoteca.

Il punto vendita commerciale, che dà spazio non solo al vino ma all’intero settore agroalimentare, ha incrementato le vendite del 20 per cento rispetto all’anno precedente. «Questo è un segnale positivo: stiamo lavorando bene e siamo contenti della soddisfazione espressa dai piccoli produttori che hanno trovato una giusta collocazione nell’associazione, attraverso l’esposizione dei propri prodotti», racconta Pier Paolo Guelfo. «Vincente è stata poi la decisione di far entrare nell’enoteca altre etichette del territorio, ampliando così l’offerta commerciale».

Elena Chiavero

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