Ovini: cresce l’allevamento, ma non mancano le difficoltà

Ovini: cresce l’allevamento, ma non mancano le difficoltà

MURAZZANO Come da tradizione, a Murazzano, in occasione della Fiera dei Trenta, sono stati premiati gli ovini. Il primo premio per la categoria maschi dai 6 ai 12 mesi è stato assegnato all’azienda agricola Il forletto; per la sezione maschi dai 13 ai 24 mesi a Rocco Gatto; per la sezione maschi oltre i 24 mesi il primo classificato è ancora Rocco Gatto, davanti all’azienda La perla di Langa, Marcello Gatto e Germana Ramonda. Per la sezione femmine (categoria quattro) il primo classificato è Marcello Gatto, seguito da Marco Ferrero; per la sezione pecore di secondo parto e oltre si è classificato primo Rocco Gatto, seguito da Marco Ferrero e Perla di Langa. Per il gruppo agnelle età minima 6 mesi il vincitore è stato Marco Ferrero, seguito da Rocco e Marcello Gatto. Per le pecore di primo parto Perla di Langa ha preceduto Marco Ferrero e l’azienda agricola Il forletto; per le pecore pluripare primo è Rocco Gatto, seguito da Manuela Bertone e Il forletto. Il premio per il miglior allevatore è andato a Rocco Gatto (99 punti), davanti a Marco Ferrero (82,) Il forletto e Marcello Gatto (66).

L’esposizione è stata anche occasione per attirare l’attenzione dei politici presenti su alcune problematiche che gli allevatori della pecora di Langa si trovano ad affrontare, come ha spiegato Marcello Gatto, presidente della sezione ovina dell’Arap Piemonte: «Sebbene il numero di capi sia sensibilmente aumentato grazie all’impegno degli allevatori, affrontiamo ancora numerose difficoltà. Il rischio di estinzione della razza permane: un tempo in Langa avevamo oltre 15 mila pecore di razza, poi diffusesi in Basilicata, Sicilia, Puglia, Emilia Romagna e Umbria. Oggi si dovrebbero cercare questi nuclei per rinforzarne il sangue arginando la consanguineità». Prosegue Gatto: «Un altro problema di fronte al quale resistiamo è quello della fauna selvatica: lupi, mufloni e e altre specie non autoctone in Langa ci mettono sempre più in difficoltà».

Debora Schellino

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