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Piedibus migliora l’ambiente e l’integrazione tra le persone

Piedibus migliora l’ambiente e l’integrazione tra le persone

MOBILITÀ Piedibus, idea che unisce la mobilità sostenibile al rispetto per l’ambiente, l’integrazione sociale alla responsabilizzazione dei bambini. Elementi veicolati in un concetto di disarmante semplicità: andare a scuola a piedi invece che in vettura. Le linee operative del progetto sono state riconfermate dall’Amministrazione comunale per l’anno scolastico 2018-2019, in linea con le edizioni passate.

Le scuole elementari coinvolte sono la Michele Coppino di via Fratelli Ambrogio, la Gianni Rodari di corso Europa e la Umberto Sacco di via De Amicis. Ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Elena Di Liddo: «Piedibus consente una mobilità alternativa alle famiglie. I bambini fanno movimento, gli orari e la quotidianità dei genitori risultano semplificati. Grazie ai nostri volontari i bambini vengono accompagnati a scuola in condizioni di estrema sicurezza. Questo consente, tra le altre cose, di ridurre il numero di automobili e vetture circolanti in città, producendo impatti positivi sull’inquinamento atmosferico e acustico oltre che sul traffico veicolare».

Lo scorso anno il Piedibus ha coinvolto circa 300 bambini, e soprattutto ha visto la partecipazione di oltre dieci migranti richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza cittadini. «Un vero esempio di integrazione, accettazione, incontro. I ragazzi stranieri si sono comportati benissimo e hanno lavorato in accordo e sinergia con gli altri volontari, che possono essere i genitori dei bambini oppure i nonni civici». Fatti che contraddicono il clima di condanna e ostilità in ampliamento sul fronte delle migrazioni.

Conclude Di Liddo: «Quest’anno puntiamo ad aumentare i numeri di Piedibus, ritenendo il progetto un esempio di costruttive pratiche di comunità da valorizzare nel tempo». Per i genitori che vogliono iscrivere i propri bambini è possibile rivolgersi alla scuola di riferimento.

Matteo Viberti

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