Confcooperative: il costo d’affitto dei vigneti è diventato eccessivo

Il criterio di assegnazione dei nuovi vigneti non piace alle associazioni agricole

VITICOLTURA Sono stati definiti nei giorni scorsi i canoni di affitto dei vigneti per la campagna agraria 2018.  «Si tratta di una prassi in atto da alcuni anni, ma che richiede un ripensamento», dichiara Roberto Morello, presidente di Confcooperative Fedagri Piemonte. «I prezzi stabiliti di riferimento servono infatti solo ed esclusivamente per il mero calcolo degli affitti dei terreni, ma possono creare una notevole e dannosa confusione nel mercato delle uve. Inoltre ci permettiamo di evidenziare che, soprattutto per alcune denominazioni, i prezzi indicati non coincidono con quanto rilevato dal nostro osservatorio delle cantine cooperative, risultando sopravvalutati rispetto ad un’analisi ponderata delle reali contrattazioni.  Il rischio è quindi che con questi prezzi medi stabiliti, si definiscano dei canoni d’affitto fuori mercato, non sostenibili per i soci conferenti delle nostre cantine cooperative» prosegue Morello.

«Invitiamo i nostri agricoltori a non tenere conto di questa prassi per definire il costo di affitto dei terreni, ma di applicare regole di buon senso per rendere questa spesa sostenibile. Per i prezzi di vendita delle uve, invece, attendiamo quanto verrà comunicato nei prossimi giorni dalla Camera di commercio, così che vi sia chiarezza anche per questo importante aspetto», conclude il presidente di  Confcooperative.

Aggiunge il segretario di Confcooperative Davide Viglino:  «Dobbiamo ripensare a questa prassi rimettendo al centro gli interessi e le esigenze degli agricoltori e dei produttori vitivinicoli. Rappresentando il 30% della produzione vitivinicola piemontese, chiediamo prima di ogni altra cosa di poter definire una modalità nuova che tenga nel giusto conto il peso della cooperazione. Vogliamo fare in modo che le difficoltà emerse da questa prassi operativa portata avanti da alcune organizzazioni siano occasione complessiva di ripensamento in questo contesto. Noi siamo disponibili a portare il nostro contributo costruttivo».

 

 

 

 

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