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ALBA A circa sei mesi dalle elezioni amministrative che  si svolgeranno a maggio o a giugno 2019, iniziano a muoversi le pedine. Il primo a lanciare la pietra nello stagno è stato Mariano Rabino (ma non pare aver scaldato nessuna delle coalizioni). Il centro-sinistra deve scegliere il candidato, forse con primarie in salsa albese. A dare disponibilità è l’ex assessore allo sport e presidente del consiglio di sorveglianza Egea Olindo Cervella. Una carriera da imprenditore di successo, con la patente dell’indipendente che non piace troppo ai vertici del Pd.

Gli altri papabili in lista sarebbero l’assessore all’ambiente Massimo Scavino e il presidente del consiglio Roberto Giachino. Nelle ultime settimane ha preso quota anche il nome dell’assessore alla cultura Fabio Tripaldi.

Pare più diviso il fronte del centro-destra con due possibili coalizioni: Alba 2019, l’alleanza di Emanuele Bolla e Sebastiano Cavalli, e i gruppi di Forza Italia e Per Alba uniti sul capogruppo forzista Carlo Bo. La Lega, rimasta fuori dal Consiglio nel 2014, potrebbe presentare Marco Marcarino con più liste civiche, sostenendo la candidatura di Bo. Deve ancora sciogliere i propri dubbi il M5s che non schiererà il consigliere Ivano Martinetti, candidato alle regionali, ma potrebbe contare su un coeso gruppo di giovani appassionati di politica.

m.p.

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