ALBA Fantasie dalle diverse tonalità di colore, linee eleganti, grintose ma anche sportive, e capi versatili da abbinare a seconda dell’occasione: è l’autunno-inverno in casa Miroglio Fashion. Per i dipendenti dell’azienda e per i loro invitati, l’occasione per scoprire le tendenze di stagione è stato l’evento Styling & Fitting, riproposto dopo il successo dello scorso anno. Giovedì 25 ottobre, negli stabilimenti di via Santa Barbara, più di 800 persone hanno assistito alle sfilate dei marchi Motivi, Elena Mirò, Oltre e Caractère. Prima dell’uscita delle modelle in passerella, a anticipare le quattro collezioni sono stati gli stilisti che le hanno ideate, con consigli su quali capi scegliere e su come abbinarli secondo le nuove tendenze. Ad aprire le danze è stato il look giovanile e grintoso di Motivi, dove spiccano le fantasie, dal tartan all’animalier, anche accostati tra di loro in modo innovativo. Per i colori, una grande presenza di rosso, nelle sue diverse tonalità. Oltre ha catturato l’attenzione con le sue linee eleganti e allo stesso tempo comode, pensate per far sentire ogni donna a suo agio nella sua quotidianità. Il capo simbolo della collezione? Il cappotto, soprattutto nell’immancabile color cammello. Elena Mirò, il marchio artefice della rivoluzione delle taglie morbide in passerella, ha scelto come parola chiave “versatilità”, con cardigan abbinabili in diverse versioni, dai look sportivi a quelli con il tacco. Infine Caractère, che nel caos della moda di oggi porta avanti uno stile raffinato e allo stesso tempo grintoso, fatto di colori caldi, ma anche di blu, nero e di dettagli luccicanti per la sera. Soddisfatto della riuscita dell’ evento Hans Hoegstedt, amministratore delegato di Miroglio Fashion: “Styling & fitting è sempre un momento di grande condivisione: da un lato è un’occasione di confronto tra gli stilisti delle diverse linee, che di solito lavorano separatamente, dall’altro possiamo far conoscere i dettagli delle nostre collezioni e del processo creativo che le precede a tutti i nostri dipendenti”.
Francesca Pinaffo
