Meno attesa per gli esami medici: risorse in arrivo dalla Regione

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TORINO La Regione Piemonte ha avviato un piano per la riduzione delle liste d’attesa di esami e visite specialistiche. «Come Giunta regionale abbiamo messo a disposizione delle aziende sanitarie 14 milioni di euro per aumentare l’offerta di prestazioni e per l’acquisto delle attrezzature mediche necessarie», spiega l’assessore alla sanità Antonio Saitta.
«Ogni Asl ha individuato le priorità da cui iniziare: fra il 2018 e il 2019 sono previsti 385mila esami e visite specialistiche in più, grazie all’estensione degli orari di apertura di strutture e ambulatori, e all’aumento del personale dove necessario. Nel caso non fosse sufficiente, saranno concordate prestazioni aggiuntive con il privato accreditato», ha aggiunto l’assessore.
Nella Granda il progetto, che è partito nel mese di settembre, è stato finanziato con 1.676.767 euro, con un’ulteriore richiesta di 570mila euro, a seguito dello stanziamento regionale di altri 4 milioni destinati all’acquisto di attrezzature. In tutta la provincia è previsto che entro la fine del 2019 siano fatte 60mila visite in più.
Nell’ambito dell’Asl Cn2 le prestazioni che verranno rinforzate per ridurre le attese riguardano le visite endocrinologica, neurologica, oculistica, dermatologica, gastroenterologica, la mammografia, alcuni tipi di risonanze magnetiche, e a seguire ecografia di capo e collo, ecocolordoppler cardiaca, ecografia dell’addome, colonscopia ed elettrocardiogramma dinamico. Per conseguire il risultato si seguiranno tutte le strade: da una diversa organizzazione dei budget al coinvolgimento dei medici di famiglia, passando attraverso un nuovo sistema di conferme. Si lavorerà anche sul lato medico con interventi sull’appropriatezza delle prestazioni, sulle campagne di informazione alla popolazione e sui percorsi diagnostici e terapeutici.
«Lo facciamo ora perché prima non avevamo le risorse: siamo usciti dal piano di rientro, abbiamo messo i conti a posto e appena liberati da questo vincolo abbiamo ritenuto che il primo intervento fosse su un tema prioritario come le liste d’attesa», ha spiegato l’assessore.
Il potenziamento della sanità pubblica si basa anche su un piano straordinario di assunzioni, che riporterà il numero di medici e infermieri in servizio ai livelli del periodo precedente al piano di rientro. Tra la fine del 2018 e il 2020 saranno garantite 1.400 assunzioni aggiuntive che andranno a sommarsi ai circa 1.800 ingressi all’anno per coprire il turnover.
In questo progetto rientrano anche le case della salute e la gestione della cronicità e dell’anziano oltre al Centro unico per accentrare tutte le prenotazioni regionali.
Saitta ha ricordato che dal più recente monitoraggio sui livelli essenziali di assistenza del Ministero della salute, la Regione Piemonte è risultata la prima in Italia per qualità dei servizi sanitari.
Adriana Riccomagno

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