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Collaborazione tra comuni per un grande parco lungo il Tanaro

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AMBIENTE Dopo il piano per la valorizzazione della fascia fluviale del Tanaro, elaborato nell’ambito dei Programmi territoriali integrati (Pti), i Comuni aderenti all’iniziativa – Alba, Bra, Monticello, Santa Vittoria, Cherasco, Verduno, Roddi, La Morra, Barbaresco, Neive, Guarene, Castagnito, Magliano Alfieri e Govone – hanno deciso di compiere il passo successivo: avviare la procedura per sottoscrivere un protocollo d’intesa mirato a rendere la fascia fluviale una zona di salvaguardia.
Al primo incontro, che si è svolto martedì 27 novembre ad Alba, hanno partecipato rappresentanti di tutti i Comuni coinvolti, che hanno espresso la volontà di proseguire l’iter della pratica.
A spiegare gli obiettivi del progetto è Rosanna Martini, assessore albese con delega ai trasporti: «Dopo il piano per la valorizzazione della fascia fluviale, che oggi è depositato in Regione, abbiamo deciso di proseguire il lavoro intrapreso, con un’iniziativa che ci consentirà di compiere passi ulteriori. In sostanza, ciascun Comune presenterà per il proprio territorio le zone del Tanaro da tutelare, che verranno inserite in un unico protocollo d’intesa. Dopo il via libera regionale, le aree di salvaguardia confluiranno nei rispettivi piani regolatori generali. Grazie a questo ulteriore passaggio, sarà possibile accedere a fondi regionali ed europei, in modo da iniziare in concreto il cammino per arrivare a un unico parco fluviale».
L’idea è quella di valorizzare un’area spesso dimenticata, malgrado le tante potenzialità, anche turistiche: «Il lavoro avviato con il Pti è stato molto importante, perché per la prima volta tutti i Comuni hanno iniziato a confrontarsi su una risorsa preziosa come il fiume, che oggi deve essere valorizzata e riscoperta. L’idea di un unico parco, con una serie di progetti paralleli, risulterebbe molto interessante, sia per i cittadini che per i turisti, oltre a diventare una sorta di anello di congiunzione tra le Langhe e il Roero», conclude Martini. A seguire il progetto di salvaguardia è anche Massimo Scavino, assessore albese all’ambiente: «Si tratterebbe di un importante passo in avanti dal punto di vista ambientale e infrastrutturale, dal momento che potrebbero essere avviati nuovi percorsi ciclopedonali lungo il fiume». Per quanto riguarda le tempistiche di realizzazione del protocollo d’intesa, che vedrà Alba come ente capofila, l’obiettivo è quello di concludere l’iter entro i primi mesi del 2019.
Francesca Pinaffo

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