Petizione su change.org per chiedere l’ultimazione dell’Asti-Cuneo

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Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

BRA «La provincia Granda è una delle più produttive d’Italia ed è quella che ha meno collegamenti con l’Europa. Per questo motivo l’Asti-Cuneo è un’opera di interesse nazionale. Perché se fossimo maggiormente connessi, potremmo migliorare le nostre esportazioni, migliorando la nostra economia».

Così Mino Giachino – già sottosegretario ai Trasporti nel governo Berlusconi e animatore del movimento «Si Tav» – in merito all’incontro che si svolgerà domani mattina (venerdì 21 dicembre alle 12,15 nella sala interna del bar Cavour) che avrà per tema «L’At-Cn è un interesse nazionale».

Poi aggiunge: «I ministri Danilo Toninelli e Matteo Salvini non capiscono che questa lotta per concludere un tratto autostradale che aspetta ormai da 6 anni di essere ultimato, non è una questione locale. Infatti la Granda, fatta eccezione per la A6 che la collega con la Liguria e la Francia, non ha modo di raggiungere la Svizzera, la Germania, l’Est europeo perché non può raggiungere la A21 ad Asti e poi raggiungere altre nazioni. Se questo fosse possibile, si creerebbero maggiori esportazioni, che farebbero aumentare la produzione, dando una scossa positiva alla nostra economia. E non solo a quella cuneese, ma addirittura a quella della intera nazione».

Per sollecitare l’opinione pubblica ad esprimersi su questa opera incompiuta, lo stesso Giachino insieme al braidese Roberto Russo (già assessore provinciale ai Trasporti) hanno scritto una petizione, già on-line sul portale «Change.org» e può essere firmata da tutti coloro che hanno intenzione di far sentire la loro voce.

Aggiunge Giachino: «La precedente, sul tema della Tav, ha raggiunto ben 107 mila firmatari. Auspichiamo che anche questa abbia un notevole successo». Roberto Russo, braidese, conclude: «La nostra città è quella che sta soffrendo maggiormente per la mancanza di questi 9,8 km che ci promisero da anni e mai realizzati. Non possiamo più stare inerti, occorre che ci sia una mobilitazione adeguata, per poter raggiungere risultati concreti. La nostra petizione, indirizzata al ministro Toninelli, offre a tutti proprio questa opportunità. La popolazione attende infatti una risposta dal Governo e il ministro Toninelli, responsabile dei Trasporti e infrastrutture, a quasi 6 mesi dal suo insediamento, non sta rispondendo agli appelli, ormai quotidiani, dei rappresentanti delle Istituzioni locali. Per questi motivi chiediamo a tutti di firmare la petizione, facendo sentire forte la voce della comunità cuneese».

Valter Manzone

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