Un migliaio di nuove imprese artigiane in rosa in Piemonte

ALBA Dieci anni fa erano 15.883, ora sono 16.863: si tratta delle imprese artigiane a conduzione femminile presenti in Piemonte, cresciute di 980 unità dal 2008 al secondo trimestre del 2018. A dirlo è l’ultimo rapporto di Confartigianato sull’imprenditoria al femminile, che fotografa una situazione variegata, fatta di donne che hanno saputo resistere alla crisi economica e di altre che hanno aperto aziende nel segno dell’innovazione, con una ricaduta positiva sul sistema economico della regione. Tutto questo malgrado le difficoltà dovute alla carenza di politiche che consentano di conciliare il lavoro con la vita familiare.

A differenza di quanto si possa pensare, le quasi 17mila donne titolari d’imprese individuali artigiane non sono relegate in settori “femminili”, ma spaziano negli ambiti più diversi: 9.931 portano avanti realtà attive nel campo dei servizi alle persone, 3.343 nel manifatturiero, 2.781 offrono servizi alle imprese, 759 si occupano di costruzioni e 49 sono specializzate in altre attività.

Secondo la Camera di commercio, le imprese femminili rappresentano il 21,6 per cento del panorama artigiano regionale. Cifre che risultano ancora più significative se si esce da questo settore: in Piemonte sono 136.354 le aziende in rosa, che offrono lavoro a 797.113 addetti. Se si torna all’artigianato e si guarda alle altre regioni, il Piemonte si classifica al sesto posto per presenza di imprese gestite da donne, con una percentuale del 25,9, a pari merito con la Toscana. Al primo posto della classifica si posiziona la Lombardia, con il 32,4 per cento. Se si restringe invece il campo al solo Piemonte, mettendo in relazione i dati del 2017 e quelli del 2018, la Granda chiude con un risultato positivo: con 2.401 imprese individuali a conduzione femminile, è la provincia cresciuta maggiormente su questo fronte, con un incremento pari al 2,6 per cento. Subito dopo si posizionano in termini di crescita la provincia di Asti, comunque distanziata, con 813 imprese e un incremento dello 0,9 per cento, Alessandria, con 1.655 imprese femminili e una crescita dello 0,5 per cento, e Vercelli, con 736 attività e un incremento dello 0,4 per cento. Non cambia il quadro a Verbania e Biella, mentre a Torino e Novara si registrano performance negative, con una diminuzione rispettivamente dello 0,6 e dello 0,9 per cento.

Commenta Daniela Biolatto, presidente di Donne impresa Confartigianato: «Anche se l’imprenditoria al femminile in Piemonte porta il segno positivo, manca un reale welfare e permangono disparità sul piano retributivo».

Francesca Pinaffo

Francesca, che condivide le emozioni delle persone con il profumo dei fiori

Un migliaio di nuove imprese artigiane in rosa in Piemonte

Il negozio albese – Fiori di gemma, nella centrale via Alfieri – è stato aperto dalla mamma ormai più di trent’anni fa. Negli ultimi anni la titolare è diventata lei, Francesca Barberis, ma la passione per il lavoro non è cambiata: «Ciò che apprezzo di più è l’essere a contatto con le persone e condividere le emozioni delle tappe della vita con  i colori e la bellezza dei fiori», afferma. Ciò che  è mutato è ovviamente il settore: «Un tempo i fiori si trovavano solo dal fiorista; oggi si possono comprare dappertutto, dal supermercato ai venditori ambulanti. Per competere in questo contesto, punto su qualità e originalità», spiega Francesca che, interpellata sulle difficoltà di gestire un’attività in proprio, dice: «I “contro” sono le responsabilità che avere una ditta comporta e non risparmiare tempo per il lavoro». Infine Francesca si dichiara molto felice di come via Alfieri si è evoluta negli ultimi anni: «Insieme  agli altri commercianti ci coordiniamo, organizzando appuntamenti e dando vita a diversi allestimenti speciali per la strada».

Adriana Riccomagno

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