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Unione europea: gli umori dal Piemonte

C’erano una volta la Svezia e il Parlamento europeo 1
C’erano una volta la Svezia e il Parlamento europeo
Franco Chittolina, sociologo, ha lavorato per 25 anni nelle istituzioni europee

Il Piemonte, quasi a metà strada tra Roma e Bruxelles, rivela umori interessanti a proposito dell’Unione europea e del suo futuro.

Dalla consultazione civica “Europascolta”, condotta in collaborazione anche con La guida, settimanale diocesano di Cuneom, e appena conclusa con un migliaio di risposte a un questionario di valutazione sull’Ue emergono giudizi critici ma non apocalittici, temperati dalla saggezza di una terra che ha dato all’Italia e all’Europa statisti di grande visione come Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi e un protagonista della Resistenza, Duccio Galimberti, autore già nel 1943 di un Progetto di Costituzione per l’Europa.

Premesso che non si è trattato di un sondaggio con caratteristiche di rappresentatività scientificamente fondata, le risposte provengono prevalentemente da target di cittadini destinatari di un dialogo costante nell’ultimo decennio con Apice (associazione per l’incontro delle culture in Europa), raccolte nel corso dell’autunno 2018, nel quadro del progetto Pace 2.0 (Parola ai cittadini d’Europa): molte centinaia di fedeli interlocutori, attenti alle questioni europee e testimoni dell’evoluzione dell’Unione europea, percepita da chi vive a ridosso dei confini nazionali in un momento di forti tensioni.

Rispetto al clima nazionale di forte scetticismo e diffidenza verso il progetto di integrazione europea, gli intervistati dal questionario Europascolta esprimono valutazioni tendenzialmente positive, non prive di severi rilievi critici rispetto ad alcune mancate risposte dell’Ue in materia sociale ed economica, confermando tuttavia una cauta fiducia in una positiva evoluzione dell’Unione di domani. Giudicate particolarmente positive la moneta unica e la libera circolazione, temi di cui possono più facilmente valutare gli effetti concreti, meno apprezzata la salvaguardia dei diritti, della democrazia e della pace tra quanto realizzato, risposte probabilmente indotte anche dai comportamenti di nuovi Paesi membri, come Polonia e Ungheria. Risulta molto in evidenza l’attesa di un maggiore impegno per istruzione e formazione e per il lavoro, ma anche per la protezione dell’ambiente; netta la domanda per una maggiore solidarietà nell’Unione, in particolare sul fronte caldo dell’immigrazione, e per un consolidamento del mercato unico.

Colpisce in questo clima di valutazione severa la percezione positiva verso le elezioni europee, molto di più che non verso quelle politiche nazionali, mentre molto basso è l’apprezzamento per lo strumento del referendum in materie europee,  sentimento probabilmente suggerito anche dall’azzardata avventura di Brexit.

Rispetto alle istituzioni europee prevale la fiducia nella corte di giustizia, seguita da Commissione e Parlamento, malgrado la percezione positiva delle elezioni europee, mentre è molto negativa quella del Consiglio dei ministri e, sorprendentemente, anche della Banca centrale europea, probabile vittima di una scarsa conoscenza, attestata in altra parte del questionario da una larga quota di persone che, interrogate su una valutazione sintetica sull’operato Ue, si dichiarano senza opinione.

L’ampio ventaglio di critiche non induce tuttavia pessimismo per gli sviluppi futuri e ancor meno nostalgie per un ritorno al passato, in particolare per quanto riguarda un eventuale abbandono dell’euro, che si conferma un punto di forza del progetto europeo.

Come si può meglio constatare dall’analisi delle risposte al questionario (disponibile sul sito: www.apiceuropa.com), l’esercizio di questa interessante, anche se limitata, consultazione civica, delinea un quadro con luci e ombre, ma testimonia anche di un vivo interesse per il progetto europeo, al centro di molti confronti e dibattiti animati da Apice: un esercizio di cittadinanza attiva che fa bene alla nostra vita democratica e, si spera, al futuro dell’Unione Europea.

Franco Chittolina

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