TURISMO È di 70mila visitatori il traguardo raggiunto nel 2018 dai castelli di Barolo, Serralunga e Roddi, gestiti dalla Barolo & castles foundation. «Si chiude un’annata proficua, a conferma della buona conduzione della precedente gestione sotto la guida di Tino Cornaglia», afferma il presidente della Barolo & castles foundation, Paolo Damilano. «Il 2019 si prospetta un anno di novità, con l’ingresso del direttore scientifico Tiziano Gaia e la formazione di un comitato che coinvolgerà gli esponenti del territorio, per realizzare eventi di promozione», prosegue Damilano.
Il più visitato è stato il castello di Barolo, con 51mila biglietti staccati da marzo. Sono sempre più importanti i numeri di luglio, agosto e settembre ed è stato straordinario il risultato del ponte dei Santi, che in tre giorni ha attirato oltre 3.200 persone. Continua inoltre il successo delle attività dedicate alle famiglie con bambini. Gli arrivi al Museo del vino, oltre che dall’Italia, sono soprattutto da Germania e Francia. A seguire, ci sono americani, svizzeri tedeschi, belgi e olandesi, seguiti da brasiliani, danesi e norvegesi. Si attestano intorno al migliaio i visitatori della collezione internazionale di etichette.
Al castello di Serralunga, affidato al Polo museale del Piemonte e gestito dalla Barolo & castles foundation, nel 2018 i visitatori sono cresciuti del 10 per cento rispetto all’anno precedente, con un totale di 17mila ingressi e il record nel ponte dei Santi (1.112 visitatori). Per quanto riguarda le caratteristiche del pubblico, sono in forte crescita le scuole e i gruppi organizzati. Gli stranieri sono in aumento, soprattutto quelli provenienti dagli Usa, seguiti da Germania e Francia. Interessanti anche i dati che riguardano i visitatori del Nord Europa (Belgio, Olanda, Svezia, Danimarca, Norvegia e Svizzera). In aumento le famiglie con bambini.
Infine, il castello di Roddi ha visto una crescita intorno al 35 per cento. Il totale degli ingressi è di oltre un migliaio, con aumenti soprattutto nei mesi estivi e a novembre.
Elisa Pira
