Impegnative mediche: per migliorare il servizio si estenda la durata

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SALUTE  Sono passati quasi tre mesi da quando la consigliera regionale dei Moderati Maria Carla Chiapello ha chiesto, con un’interrogazione, all’assessore alla Sanità di estendere la durata delle impegnative mediche per esami e visite. “Ancora nessuna novità, nonostante la risposta positiva in aula – incalza Chiapello. – Il limite di 60 giorni per accedere alla prenotazione non porta vantaggi a nessuno. Si pensi, ad esempio, ai pazienti con malattie croniche, sottoposti a controlli trimestrali, che sono costretti a continui andirivieni dal medico o dalla specialista. Così la spesa sanitaria lievita, le liste di attesa si allungano e gli studi medici si affollano oltremodo”.

Eppure, il 6 novembre scorso, l’assessore si era preso l’impegno di approfondire la questione nelle settimane successive, una volta terminate le opportune valutazioni, visto che l’argomento era già all’attenzione della Giunta regionale. “Perché nulla si è mosso?- insiste la consigliera -. Bisogna intervenire subito, appellandosi al buon senso, per evitare inutili sovraffollamenti quando l’influenza toccherà il suo picco massimo, facendo salire il numero di persone bisognose di cure o di esami e visite di approfondimento, in caso di complicanze”.

Da parte sua l’assessore ha garantito che il provvedimento, a cui stanno lavorando gli uffici, sarà pronto per essere approvato dalla Giunta regionale entro il mese di febbraio. “Spero di non dovere di nuovo ricorrere a una sollecitazione in aula – conclude Chiapello -. Meno burocrazia e più semplificazione, siano questi i nostri obiettivi per migliorare la qualità dei servizi”.

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