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Museo del tartufo: c’è il progettista

Se il tartufo non è più quello di una volta

INCARICO A realizzare la progettazione del Museo del tartufo diffuso di Alba e Montà sarà una squadra diretta dall’architetto Antonello Stella, docente dell’Università di Ferrara e vero esperto nell’allestimento di musei all’avanguardia.  A scegliere l’architetto ferrarese è stata la giuria voluta dalla Regione e dai due Comuni coinvolti, che ha indicato anche gli altri quattro classificati ai primi cinque posti della graduatoria: sono gli studi legati a Lorenzo Greppi, Saverio Vittorio Oreglia d’Isola, Gabriele Rosco e Diego Giachello.

Il progetto sarà svelato a febbraio alla cittadinanza e promette di essere innovativo, con una grande attenzione alla parte multimediale e più in generale all’interattività, messa al servizio della conoscenza del prezioso tuber magnatum Pico che potrà essere studiato, ammirato e “annusato” anche nei periodi lontani dalla raccolta. L’idea di un museo diffuso del tartufo era nata nel 2015. Il primo progetto condiviso prevedeva a Montà un’allestimento dedicato alla cerca del prezioso fungo ipogeo, ad Alba una struttura in cui raccontare ai turisti la storia del tartufo e la figura del tartufaio e a Roddi uno spazio incentrato sulla preparazione della trifola in cucina.

Dal 2017 il maniero langhetto è andato nella direzione dell’alta cucina, divenendo sede dell’accademia Bocuse d’or, e sono rimasti in piedi i progetti di Alba e Montà. Ad Alba la Regione finanzierà i due terzi degli 1,8 milioni di euro previsti per allestire oltre 600 metri quadrati all’interno della manica del complesso monumentale della Maddalena che affaccia su piazza Falcone, rimasta vuota dopo il trasferimento del liceo artistico. Nelle sale sarà messa in scena la storia del tartufo tra costume e folclore.

A Montà il costo si aggirerà intorno ai 2 milioni di euro, 1,2 milioni da contributo regionale, per allestire 900 metri quadrati di museo sotto piazza Vittorio Veneto. Al museo roerino sarà dato un taglio maggiormente emozionale e sensoriale, mentre ad Alba prevarranno gli aspetti didascalici e storici del prezioso prodotto della terra.

Alla gara tra architetti e artisti avevano partecipato 18 progetti anonimi. La commissione giudicante ha individuato le cinque idee migliori, tutte premiate, e tra queste ha scelto il progetto di Antonello Stella, che si avvarrà della collaborazione della museologa Anna Maria Visser e dello studio Piras di Cagliari per l’impiantistica.
Marcello Pasquero

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