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Sì Tav. Giachino: «L’analisi costi benefici così non è sufficiente»

Novantamila firme per la petizione a favore della Tav ideata da Mino Giachino

MANIFESTAZIONE Torino torna in piazza, due mesi dopo la prima manifestazione, con un flash mob per dire sì alla Tav. L’appuntamento è alle 11.30 in piazza Castello, la stessa dello scorso 10 novembre, per ribadire il sostegno alla Torino-Lione e alle grandi opere come motore di sviluppo del Paese. Attesi in piazza i governatori di Piemonte e Liguria, Sergio Chiamparino e Giovanni Toti, il Pd Maurizio Martina, la Lega con il suo capogruppo Maurizio Molinari. E ancora Forza Italia e un centinaio di sindaci. Tutti senza simboli di partito, per una iniziativa che vuole essere apartitica. Non è previsto un palco, nè sono in programma discorsi ufficiali. «Saremo tutti noi e tutto il territorio a far sentire la nostra voce per richiamare il Governo alla responsabilità di decidere al più presto sbloccando i lavori per la tratta ferroviaria Torino-Lione», dicono le madamin, che con l’ex sottosegretario Mino Giachino hanno organizzato la mobilitazione.

Mino Giachino esprime forti dubbi sull’analisi costi-benefici consegnata al governo dal gruppo di lavoro guidato dal professor Ponti: “L’analisi è insufficiente perché valuta i vantaggi dell’opera solo su un arco temporale di 25 anni. Come si fa a valutare i benefici di un’opera grandiosa solo in 25 anni?”.

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