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Spacciavano Marijuana a ragazzini, tre denunciati, due sono richiedenti asilo

Arrestati due richiedenti asilo che vendevano marijuana in un parco di Canelli

CANELLI Nelle prime ore della mattinata di lunedì 21 gennaio i carabinieri di Canelli hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare disposta dal Gip Asti a carico di due nigeriani, richiedenti asilo e ospitati in un centro di accoglienza della zona. Costoro sono gravemente indiziati di spaccio di sostanze stupefacenti e tra i loro acquirenti nella città spumantiera compaiono tantissimi minorenni, tra cui un giovane di 13 anni.

Le indagini erano partite a dicembre quando i carabinieri avevano iniziato a monitorare strani movimenti di ragazzi del luogo, tutti giovanissimi, soliti radunarsi all’interno di un giardino pubblico cittadino denominato “Parco del vice”. A ciò si erano aggiunte anche diverse confidenze di cittadini preoccupati per le ambigue frequentazioni di quel parco sul quale i militari hanno sempre svolto azione di controllo fin da quando, già qualche anno fa, furono denunciati diversi ragazzi per un giro sempre legato agli stupefacenti.

Arrestati due richiedenti asilo che vendevano marijuana in un parco di Canelli 1

Da subito, stavolta, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su due individui che stazionavano frequentemente proprio in quell’area. Quello che è emerso dallo sviluppo delle indagini è che in realtà i due avevano avviato un punto vendita di marijuana, avendo come clienti privilegiati proprio quei minorenni su cui si erano riversate le attenzioni investigative dei carabinieri.

Le intercettazioni telefoniche hanno documentato come i due pusher venissero contattati quotidianamente dai ragazzini i quali utilizzavano anche il cellulare dei propri genitori, naturalmente all’oscuro di questi contatti, tranne che in una circostanza, tuttora al vaglio, nella quale un genitore veniva fermato unitamente al figlio minorenne dopo l’acquisto effettuato da quest’ultimo.

Le commesse erano frequenti e, per come documentate dai carabinieri, e consistevano spesso nell’acquisto anche di una singola dose di marijuana che veniva venduta al prezzo di 5 Euro. I minorenni, fermati di volta in volta, venivano segnalati alla Prefettura quali assuntori. Inoltre confessavano agli investigatori di devolvere all’acquisto della merce anche i soldi della paghetta  corrisposta dai genitori.

Il blitz, scattato alle prime luci dell’alba, ha visto impegnati circa 20 carabinieri del comando Compagnia di Canelli che si sono avvalsi della collaborazione del cane Jhony delle unità cinofile del Nucleo carabinieri di Volpiano, nell’ambito dell’ inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica di Asti, Alberto Perduca e dal suo sostituto Simona Macciò, che consentiva, oltre l’esecuzione delle due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico degli indagati, anche di rinvenire e sequestrare circa 150 grammi di marijuana, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Durante la perquisizione dei locali, i carabinieri hanno denunciato un altro profugo trovato in possesso di dosi di marijuana già suddivise. Gli arrestati venivano tradotti presso il carcere di Asti.

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