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Un’esperienza per quei giovani che vogliono annunciare Cristo

ANNO VOCAZIONALE Lo scorso 20 agosto, anniversario della nascita della Famiglia paolina, i superiori generali delle varie congregazioni fondate da don Alberione hanno indetto un Anno vocazionale di Famiglia paolina che inizierà ufficialmente il prossimo 25 gennaio, festa della Conversione di san Paolo, e si concluderà il 24 gennaio 2020.

In sintonia con l’attenzione e il cammino della Chiesa con i giovani, la Famiglia paolina accoglie la provocazione di papa Francesco rivolta ai padri sinodali a conclusione del recente sinodo. Nell’omelia della celebrazione eucaristica finale, il Papa invita la Chiesa tutta ad «ascoltare i giovani, farci prossimi e testimoniare loro la gioia della nostra vita: Gesù». E il primo passo indispensabile, che diventa anche primo obiettivo dell’Anno vocazionale, è concretizzato nello slogan scelto per questo anno particolare: «Ravviva il dono di Dio» (2Tm 1,6): «Il verbo ravvivare», scrivono i superiori generali nella lettera di indizione, «evoca l’immagine della brace sotto la cenere. Quando il fuoco è spento o sopito, dev’essere riattizzato e ricevere nuova vita. Siamo tutti e tutte invitati a ridare vita, slancio profetico al carisma per trasmetterlo vivo, attraente, alle giovani e ai giovani di oggi».

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Il gruppo di giovani che nell’agosto scorso ha partecipato al pellegrinaggio paolino, lungo la via Appia, da Pozzuoli fino a Roma per l’incontro col Papa.

Partendo dalla riscoperta del mistero e della bellezza della vocazione paolina, vuole essere quindi un anno per ritrovare la gioia nel dono di sé al servizio del Vangelo e per uscire e incontrare i giovani nel loro ambiente di vita, illuminati dalla visione del nostro fondatore il beato Giacomo Alberione che, «vagando con la mente nel futuro gli pareva che nel nuovo secolo anime generose avrebbero sentito quanto egli sentiva» (AD 17); un anno per far risuonare l’appello a «sentirci profondamente obbligati a fare qualcosa per il Signore e gli uomini e le donne del nostro tempo» (AD 15) e perciò per «ravvivare il dono di Dio che abbiamo ricevuto».

Per arricchire il cammino è stato studiato anche un significativo logo, opera del paolino don Ulysses Navarro: simbolo dominante sono le mani aperte che raffigurano sia il donatore che il ricevente; al centro del logo si trova il seme che ha iniziato a crescere, che simboleggia la vocazione, bello ma vulnerabile e bisognoso di essere sostenuto dalle mani; infine nella parte inferiore del logo l’acqua e la terra che rappresentano gli elementi necessari affinché il seme (la vocazione) cresca: una «autentica vocazione», commenta l’autore del logo, «è profondamente radicata e nutrita dalla preghiera e dal buon esempio di altri».

Un’esperienza per quei giovani che vogliono annunciare Cristo

L’Anno vocazionale è una occasione propizia per unirsi alla Famiglia paolina albese nel cammino di preghiera e riflessione, come nelle varie iniziative vocazionali che verranno proposte. Inoltre, è possibile “diventare protagonisti” sostenendo o partecipando (se giovani) al progetto di volontariato internazionale nel campo della comunicazione “WorLd: LaParolaSulMondo”. Rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni si prefigge di far condividere la vita di una missione paolina nel mondo sostenendo le comunità locali e, guidati dalla parola di Dio, saperne leggere le situazioni sociali, esistenziali e religiose, oltre a saper raccontare quanto di bello si scopre.

In particolare l’attenzione è rivolta al Perù e alla vasta regione amazzonica, con l’obiettivo di immergersi con i Paolini della nazione nelle comunità locali (peruviane e native amazzoniche) per conoscere, confrontarsi e sostenere la traduzione dei Vangeli in una lingua locale. E alla presenza paolina in Ucraina, con l’obiettivo di vivere una esperienza di condivisione con la popolazione locale per cogliere, illuminati dalla parola di Dio, buone notizie da riconoscere e trasmettere (per ulteriori informazioni sul progetto, scrivi a centroculturale.vicenza@stpauls.it).

don Ampelio Crema ssp

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