2019 senza Cantè j’euv nel Roero?

2019 senza Cantè j’euv nel Roero?

IL CASO Giovedì scorso, nella riunione delle Pro loco del Roero, nessun Comune si sarebbe reso disponibile a ospitare l’edizione 2019 di Cantè j’euv, la manifestazione proclamata “Meraviglia italiana” che ogni anno raduna migliaia di persone. l’antica questua delle uova, riscoperta grazie agli studi dell’antropologo maglianese Antonio Adriano e del Gruppo spontaneo del paese, è stata rilanciata ufficialmente nel 2000 con la nascita dell’associazione Cantè j’euv per il Roero.  Dopo la prima edizione, tenutasi a Guarene, nel corso degli anni la manifestazione ha animato diversi centri del Roero tra canti, musiche tradizionali e ottimo cibo preparato dalle Pro loco, arrivando a richiamare oltre 20mila persone.

Dopo il successo dell’edizione 2018, tenutasi a Ceresole, il 2019 probabilmente non vedrà il rinnovarsi di questa tradizione. Difficili da indicare le cause alla base di questa scelta, che potrebbero essere ricondotte alla difficoltà dell’organizzazione di grandi manifestazioni. La circolare Gabrielli, firmata dopo la tragedia di piazza San Carlo a Torino del 3 giugno 2017, ha infatti reso sempre più ostica la realizzazione di appuntamenti in piazza aperti al grande pubblico.

La scorsa edizione, inoltre, è stata funestata dalla morte di una ragazza di 29 anni, investita in località Cappelli a Ceresole. Nonostante l’organizzazione non fosse in alcun modo responsabile dell’accaduto, avvenuto a distanza di ore dalla fine della manifestazione, questo tragico incidente potrebbe aver riacceso l’attenzione sulle problematiche legate alla sicurezza di un appuntamento in forte crescita negli ultimi anni e spesso difficilmente controllabile allo spegnimento dei riflettori sulle piazze del Roero.
A complicare ulteriormente le cose c’è il calendario non favorevole, con una Pasqua molto ritardata e nell’imminenza delle elezioni comunali di fine maggio che poterebbero ridisegnare lo scacchiere amministrativo del Roero.

Tutte considerazioni e problematiche che avrebbero spinto i Comuni e le loro Pro loco a privarsi nel 2019 della manifestazione simbolo della sinistra Tanaro. Lo stop potrebbe, però, essere solamente momentaneo, per permettere di creare un’organizzazione più solida che possa garantire un nuovo slancio a un appuntamento divenuto nel corso degli anni difficilmente gestibile nei piccoli centri storici del Roero.

Alessia Maria Alloesio

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