Casa Pina a Mussotto cerca un nuovo portiere sociale

Casa Pina a Mussotto cerca un nuovo portiere sociale

ALBA Casa Pina, ad Alba, è alla ricerca di un nuovo portiere sociale. La cooperativa sociale Alice, che gestisce la struttura mussottese, stra raccogliendo le adesioni di singoli, coppie o famiglie che abbiano voglia di dedicare un anno, anche prorogabile, a occuparsi degli altri inquilini, avendo a disposizione uno degli alloggi del’housing sociale e  mantenendo i propri impegni lavorativi ed extralavorativi.

Casa Pina accoglie nuclei famigliari in emergenza abitativa temporanea o persone in percorsi di reinserimento sociale per un periodo massimo di 18 mesi. La soluzione abitativa, da sola, non può costituire la risposta a quella che viene definita vulnerabilità sociale. Al beneficiario è proposto un progetto personalizzato complessivo teso all’inclusione sociale in cui l’offerta dell’alloggio fa parte di un vasto intervento di accompagnamento.

L’appartamento destinato al portiere verrà dato in comodato d’uso gratuito ed è composto da cucina, bagno e una o due camere a seconda del nucleo selezionato. Al portiere toccherà il pagamento delle utenze (luce, gas, acqua). I candidati potranno presentare le domande entro il 30 aprile18 all’indirizzo di posta elettronica socialhousing@coopalice.net compilando la scheda pubblicata sul sito www.coopalice.net.

Seguiranno colloqui conoscitivi e di approfondimento e, entro luglio, far partire il servizio.

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Angela Basile, portiere sociale a casa Pina.

Da ottobre 2017 a ricoprire il ruolo di portiere sociale a casa Pina è Angela Basile, albese di 28 anni che gestisce una scuola di avvicinamento alla musica a Roddi e che, a breve, lascerà Alba. Aveva cominciato l’incarico sociale insieme alla sorella, trasferitasi poi dopo alcuni mesi per ragioni di lavoro. «Ho scelto di partecipare al progetto per mettermi in gioco e fare qualcosa nel sociale, seguendo l’esempio dei miei genitori molto sensibili a questa tematica», spiega. «Ero una bambina arrivata dal Sud con tutta la famiglia vent’anni fa e, mi sentivo in debito di riconoscenza verso chi ci ha aiutati ad integrarci.  Per questo riesco a mettermi nei panni dei miei attuali vicini di casa»-

Basile entra nei dettagli del servizio: «A casa Pina ognuno ha il proprio alloggio e i compiti del portiere sono vari, uno di questi è di riscoprire le pratiche di buon vicinato: aiutare nei momenti di bisogno immediato, come a esempio accompagnare le persone che non hanno la macchina in farmacia, al lavoro o a scuola, oppure stimolare gli inquilini a ritrovarsi nella sala comune per condividere un film, una partita a carte, una fetta di torta, una chiacchierata, o semplicemente aiutarli nello studio. L’altro compito è di aprire casa Pina alla città. Gli ospiti della casa hanno modo di interagire con Alba, attraverso il loro lavoro o le attività di volontariato e tirocinio, mentre il cittadino di Alba è difficile che venga qui. La scorsa estate, per esempio, abbiamo organizzato, con l’aiuto di alcuni volontari, un lungo periodo di danze folk qui in cortile. È stato molto bello e sono arrivati ballerini e musicisti persino da Genova», spiega Basile.

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