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Per il piano venatorio servono tempi certi e più concertazione

L’assalto dei cinghiali a campi e noccioleti

CONFAGRICOLTURA Tempi di attuazione precisi degli interventi e un maggiore coinvolgimento per la redazione dei piani di controllo dei cinghiali: Confagricoltura Cuneo lancia un appello alla Provincia, attraverso il presidente Enrico Allasia: «Continua a mancare un piano di contenimento, mentre i danni provocati dai selvatici alle colture non accennano a diminuire. Chiediamo all’Amministrazione provinciale una maggior concertazione del piano di controllo con le organizzazioni di categoria e una definizione chiara dei tempi di attuazione».

L’urgenza era stata sollevata anche da Coldiretti Piemonte, che aveva sottolineato: «Il piano consentirà di arginare un problema che non riguarda soltanto le aziende agricole, ma che si impone sempre più come una questione di sicurezza». A dicembre la Regione aveva approvato una delibera con alcune norme specifiche per provare a contrastare il fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali. Tra queste la possibilità per i conduttori dei fondi, in possesso di regolare porto d’armi e assicurazione venatoria, di abbattere gli animali.

«Per dare il via alle azioni di contenimento, sia programmate che d’emergenza, è necessario che le disposizioni regionali vengano recepite dalla Provincia con l’adozione di un piano specifico», sottolinea in conclusione Confagricoltura Cuneo.

Daniele Vaira

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