Quattrocento bambini poveri vivono ad Alba

Quattrocento bambini poveri vivono ad Alba

Secondo il rapporto di Save the children un piccolo su sette in Italia sta affrontando l’inverno in una condizione di grave disagio abitativo

INDIGENZA «Quando ero piccolo ricordo i miei genitori che discutevano fino a tarda notte. Mia madre aveva un quadernetto su cui appuntava le spese della giornata: pane, caffè, benzina, libri scolastici. Ricordo il quadernetto come una specie di mostro sacro, terribile e allo stesso tempo affascinante, una creatura a cui dedicare ogni attenzione». La storia è raccontata da Marco, 27 anni, che ad Alba abita dalla nascita. Oggi di mestiere fa il dipendente in un’azienda elettrica.

Prosegue Marco: «Non potevamo sbagliare, se avessimo sforato avremmo dovuto “chiedere il prestito alla banca”: anche se non capivo che cosa significasse, questo monito mi rimbombava dentro come il peggiore dei mali. Quella situazione creò un senso di colpa, una falda acquifera contaminata che ancora oggi, a 27 anni, mi condiziona. Non ho aperto la mia attività per paura di fallire, conto i soldi nella mente anche se dispongo di un reddito sicuro. La povertà mi ha permesso di crescere, di farcela da solo e dare importanza alle cose giuste. Ma non posso negare che chi ha passato una vita agiata affronta scelte rischiose con maggiore leggerezza e senza un madornale senso di colpa e responsabilità. È come se il bambino povero imparasse a rimanere in allerta. Ha le spie accese e sente il mondo come una minaccia: perciò insegue la sicurezza. Questo impedisce di fare le scelte con libertà, come quella di passare da dipendente a imprenditore».

La testimonianza descrive il vissuto emotivo, che condizioni economiche aspre possono lasciare in un bambino. Certo è che la povertà è legata, dice la maggioranza delle ricerche, a maggiore vulnerabilità alle malattie organiche e psichiche sia in età evolutiva che adulta.

IN ITALIA

La testimonianza di Marco spiega perché i dati comunicati da Save the children a metà gennaio possano far riflettere. Secondo il rapporto un bambino su 7 (il 14 per cento del totale) in Italia sta affrontando l’inverno in una condizione di grave disagio abitativo e il 15,2 per cento delle famiglie non riuscirà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione, con un picco del 27,8 per cento tra le famiglie in povertà relativa – nuclei che faticano a permettersi beni e servizi commisurati allo standard di vita medio, pur riuscendo a fronteggiare gli acquisti di prima necessità – con figli minori a carico.

A proposito di bambini e adolescenti, le statistiche di Save the children rilevano come nel nostro Paese ben 1,2 milioni di minori e 702mila famiglie con figli minorenni (10,9 per cento della popolazione) vivano in povertà assoluta e quasi un minore su 6 (il 15,4 per cento di bambini e adolescenti) abiti in case con problemi strutturali: umidità, muffa, soffitti gocciolanti, infissi rotti, contro una media Ue del 14,3 per cento. Secondo i dati comunicati da Openpolis a ottobre 2018, se nel 2005 i minori in situazione di povertà assoluta erano il 3,9 per cento del totale, nel 2017 raggiungevano quota 12 per cento: la crisi economica ha triplicato il numero di soggetti deboli in età evolutiva.

AD ALBA

Infine il livello territoriale. In Piemonte, ha spiegato la diocesi di Torino in un’indagine, sono circa 67mila i bambini e ragazzi interessati da una situazione di povertà. Nel contesto albese, analizzando i dati comunicati a fine 2018 a Gazzetta d’Alba dall’Emporio solidale, possiamo tracciare un quadro ipotetico: le famiglie albesi che possiedono la carta per acquistare generi alimentari nel negozio (la tessera è ottenibile con parametri Isee molto bassi, dunque dimostrando una situazione di povertà) sono 400. Considerando che in media ogni nucleo ha un minore a carico, significa che circa 400 bambini vivono in una condizione di potenziale disagio socioeconomico, con i correlati effetti negativi dal punto di vista fisico ed emotivo. La prossima settimana proseguiremo il nostro ragionamento.

Matteo Viberti

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