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Saremmo disposti a porgere l’altra guancia?

PENSIERO PER DOMENICA – VII TEMPO ORDINARIO – 24 FEBBRAIO

“Misericordia” è la sintesi della rivelazione di Dio e del Vangelo di Gesù Cristo: papa Francesco non si stanca di ripeterlo e per questo viene attaccato, da fuori e anche da dentro la Chiesa. L’amore misericordioso, che arriva fino all’amore per il nemico, è il tema di questa VII domenica, amore testimoniato dal re Davide (1Sam 26,2-23) e raccomandato con insistenza dallo stesso Gesù (Lc 6,27-38). La successione delle letture ci permette di individuare tre livelli di questo amore.

Rispetto della sacralità della vita. Davide fuggiasco, inseguito da Saul e dal suo esercito, di notte riesce a entrare nell’accampamento nemico: potrebbe uccidere con facilità Saul, profondamente addormentato, ma sceglie di non infierire su chi, in quel momento, è debole. Rispetta la sacralità del re, ma in ultima istanza rispetta la sacralità della vita, perché la vita di ogni uomo è inviolabile. L’esempio di Davide è un richiamo forte, in un momento storico in cui una delle poche industrie fiorenti pare essere la “fabbrica” dei nemici e da talune autorità politiche arriva addirittura il divieto di amare e di soccorrere il “nemico” che si trova in difficoltà.

Saremmo disposti a porgere l’altra guancia?

Creativi nel bene. Tra i detti di Gesù, raccolti in modo ordinato dall’evangelista Luca, spicca la versione in positivo della cosiddetta “regola aurea”: «Ciò che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». È l’invito a essere creativi nel fare il bene, cercando di fare agli altri ciò che desidereremmo che gli altri facessero a noi. Basta porsi una semplice domanda e rispondere sinceramente a noi stessi: «Se mi trovassi in quella situazione, di cosa avrei bisogno? Cosa desidererei che gli altri facessero per me?».

Un amore che prende come punto di riferimento Dio. È importante ricordare la motivazione dell’amore esteso fino a comprendere anche il nemico: «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro». Il punto di riferimento è altissimo, infinito, perché ci sono situazioni e momenti in cui umanamente è impossibile amare. Il Vangelo di Gesù ci ricorda che Dio ama sempre e ama tutti, addirittura: «È benevolo verso gli ingrati e i malvagi». Questo motiva l’invito a spezzare la catena dell’odio, esemplificato con immagini celeberrime quali il porgere l’altra guancia a chi ti percuote o, più realisticamente, con l’invito a pregare per coloro che ci maltrattano. Questo è il primo passo, alla portata di tutti. E l’importante è cominciare.

Lidia e Battista Galvagno

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