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Alberto Cirio restituirà i 30 mila euro che la procura gli contestava e per cui è stata chiesta l’archiviazione

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Immagine d'archivio

ALBA L’europarlamentare Alberto Cirio restituirà i 30 mila euro che la procura di Torino gli contestava per spese improprie dal 2008 al 2010 quando era consigliere regionale. Una decisione non dovuta e presa in autonomia dal politico albese che gli consentirà di evitare il passaggio del suo caso presso la corte dei conti.

Non dovuto perché allo stato attuale il Pm che si occupava dell’inchiesta ha chiesto per il forzista l’archiviazione e quindi i soldi sarebbero stati spesi senza che vi sia stata una condotta fraudolenta.

19 mila dei 30 mila euro contestati erano stati spesi in ricariche telefoniche per sé e per i collaboratori, l’aggiornamento del sito internet, le spese tipografiche e quelle di rappresentanza. I restanti 11 mila euro erano stati spesi per alcune trasferte tra cui anche quella per occuparsi di un gemellaggio con una città estera.

A non accettare la richiesta di archiviazione potrebbe essere il Gup, ma l’ipotesi pare remota.

m.p.

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