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La bottega di Ettore, in corso Piave dal ’74

La bottega di Ettore, in corso Piave dal ’74

COMMERCIO Un tempo, ad Alba, erano numerosi quelli che comunemente si chiamano negozi di vicinato. Anzi, una volta, la maggior parte dei negozi albesi era di vicinato. Oggi, invece, sono una specie… in via di estinzione. Forse, in città, l’ultima bottega di questo tipo è quella di Ettore Rosso e del figlio Daniele, in corso Piave 12. L’interno ricorda quello dei negozi che si trovano ancora nei piccoli centri delle Langhe. Un banco per salumi e formaggi, casse di frutta e verdura, scatolame e detersivi. Un po’ di tutto. I cosiddetti generi di prima necessità. Sembra il tipico negozio che, quando si lanciano gli allarmi sull’arrivo della grande distribuzione, pare destinato a soccombere. Invece, Ettore Rosso è in corso Piave dal 1974. Accanto alla sua vetrina, una saracinesca abbassata e l’insegna sbiadita di una macelleria che non c’è più testimoniano come è cambiato in questi anni il commercio nella zona.

Originario di San Benedetto Belbo, Ettore Rosso, 74 anni, si è prima trasferito a Torino per cercare lavoro e poi è tornato ad Alba dove, dopo aver fatto per qualche tempo il postino, ha aperto la bottega in corso Piave. La zona era al centro di una rapida espansione urbanistica e tra i primi clienti del suo negozio c’erano anche i muratori impegnati nella costruzione dei palazzi vicini, che si rivolgevano a lui per un panino da consumare durante la pausa pranzo. In 45 anni di attività Ettore ha visto trasformarsi il quartiere e il commercio, con l’arrivo anche dei supermercati, ma la “concorrenza” non gli ha creato problemi.

«Quando ho iniziato c’erano tanti negozi come il mio. Poi, un po’ alla volta, hanno chiuso tutti. La presenza dei supermercati non ci ha dato fastidio e non abbiamo mai cambiato tipologia di negozio. Puntiamo sulla qualità dei prodotti e sul rapporto di fiducia con i clienti. Per frutta e verdura, quando è possibile, ci riforniamo da agricoltori della zona. Non possiamo lamentarci. Il lavoro c’è ancora, per me e per mio figlio», spiega Rosso, che in tanti anni di permanenza ad Alba non ha perso l’accento dialettale tipico dell’alta Valle Belbo.

A confermare quanto afferma Ettore Rosso, nei pochi minuti della nostra chiacchierata la bottega non è mai stata vuota, con un passaggio continuo di acquirenti, tutti frequentatori abituali del negozio.  «Abbiamo una clientela affezionata, gente del quartiere che viene da noi da sempre», aggiunge il figlio Daniele, 47 anni, che si occupa anche della consegna della spesa a domicilio, un servizio in più molto importante in una città in cui (come in tutta Italia), la popolazione sta invecchiando e che è una delle carte vincenti che una piccola bottega può giocare.

Corrado Olocco

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