L’edilizia sembra darsi una scossa a San Cassiano

ALBA «Dopo anni di stallo, stanno arrivando segnali positivi»: così il sindaco Maurizio Marello commenta la deliberazione del 28 febbraio con la quale la Giunta ha dato il via libera al piano esecutivo convenzionato (Pec) riguardante un’ampia area nella zona sud di San Cassiano, parallela a strada Ballerini, prima dell’innesto con corso Barolo. Il piano è lo strumento attraverso cui i privati possono chiedere di modificare porzioni consistenti del territorio rispetto a quanto previsto dal Piano regolatore generale. L’area in questione fa parte delle cosiddette zone interstiziali: porzioni di territorio non ancora costruite, ma rese edificabili dal nuovo Prg, entrato in vigore nel 2016. La particolarità sta nel fatto che «chi chiede di edificare potrà procedere solo su un terzo del terreno, mentre sulla parte restante dovrà realizzare opere di urbanizzazione da cedere al Comune, come la sistemazione di strade, del verde o la realizzazione di parcheggi», precisa il sindaco.

Per l’area C22 di San Cassiano, l’iter è cominciato a giugno del 2017 con la presentazione della proposta di piano esecutivo convenzionato da parte di Dario Stroppiana, come legale rappresentante della Stroppiana Spa, insieme a Paolo Borelli, Franco Marzero e Ferruccio Proglio. Si tratta di un terreno di 6mila metri quadrati, di cui soltanto 1.772 saranno edificati. Su questa superficie sorgeranno tre fabbricati a uso residenziale, collegati da un unico piano interrato che servirà per le cantine e le autorimesse. L’altezza massima ammessa per gli edifici è di dieci metri: ciascun edificio avrà due piani fuori terra e un terzo piano, utilizzabile come attico, per due dei tre edifici. In questo modo, si aggiungerà un ulteriore tassello all’espansione residenziale del quartiere.

L’edilizia sembra darsi una scossa a San Cassiano

Oltre a quanto previsto dal progetto, il piano vincola a realizzare una serie di opere di urbanizzazione di pubblica utilità: il completamente dell’area verde di San Cassiano, con il proseguimento del percorso esistente, utilizzando i marciapiedi del nuovo complesso residenziale; la riqualificazione degli accessi, allargando la strada asfaltata che porta all’area, oltre alla realizzazione di parcheggi; la traslazione della rete superficiale di smaltimento delle acque; la realizzazione di altre due aree a parcheggio, di una nuova area verde verso corso Barolo, con un percorso pedonale e una piazzola di sosta, e il rifacimento degli impianti di illuminazione con dispositivi al Led.

Visto che il costo delle opere, più di 95mila euro, supera il contributo di costruzione relativo agli oneri di urbanizzazione primaria, il gruppo di imprenditori non dovrà pagare quest’ultima quota. Pagheranno invece i costi di urbanizzazione secondaria, pari a quasi 61mila euro. Riguardo alle tempistiche, precisa Marello: «Dopo la firma del Pec da parte dei proponenti, ci sono dieci anni di tempo per chiedere i relativi permessi di costruire e realizzare l’opera: ci auguriamo che questo complesso possa essere edificato in tempi adeguati, in linea con i segnali di ripresa del mercato dell’edilizia che ha portato con sé il nuovo anno. Ad Alba qualcosa si sta muovendo, basti pensare che da gennaio a oggi sono entrate nelle casse del Comune più di 350mila euro di oneri di urbanizzazione: un bel tesoretto per la nuova Amministrazione comunale».

Francesca Pinaffo

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