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Vertenza-Giordano: in Regione un incontro inconcludente

Vertenza-Giordano: in Regione un incontro inconcludente

TORINO Un incontro inconcludente. Così le diverse sigle sindacali che seguono i 41 lavoratori della Giordano vini, sotto contratto con la Koinè srl, hanno definito l’appuntamento svoltosi ieri (27 marzo) in Regione tra la parte politica, i rappresentanti della Koinè e i dipendenti, sia di Valle Talloria che di Torino.

I sindacalisti fanno sapere che, nonostante una trattativa di oltre quattro ore, alla fine non si è giunti ad una conclusione che potesse soddisfare le parti, e soprattutto i lavoratori. Per quel che riguarda le 41 persone di Valle Talloria, la Koinè non si è mossa dalla sua posizione e ha ribadito che il lavoro dal 15 aprile ci sarà, ma a Brescia. In Valle Talloria, presso la sede della Giordano vini, dal primo aprile, le stanze dedicate al call center non ci saranno più.

La Regione, nella persona dell’assessore al lavoro Gianna Pentenero, ha cercato di arrivare a una mediazione, senza ottenere risultati. La situazione non si sblocca. Ora quali potrebbero essere i possibili scenari? I Sindacati fanno sapere che richiederanno un nuovo incontro in Regione dopo il 15 aprile, per poter arrivare a una conclusione che possa contemplare o il licenziamento con due mesi di anticipo (opzione già proposta dagli stessi dipendenti) o le dimissioni per giusta causa (il trasferimento a Brescia comporterebbe il superamento degli 80 minuti di viaggio su mezzo pubblico e i 50 chilometri di spostamento, requisiti minimi per ottenere questo risultato). Entrambe le vie permetterebbero ai 41 lavoratori di ottenere gli ammortizzatori sociali Naspi.

Ulteriori aggiornamenti su Gazzetta d’Alba in edicola martedì 2 aprile.

Livio Oggero 

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