URBANISTICA Il Consiglio comunale ha approvato definitivamente la variante al piano regolatore numero 6. Essa si compone di una decina di richieste, otto di queste sono di piccola entità e non hanno rilevanza giornalistica. Due le richieste che hanno fatto discutere, la prima avanzata dalla cooperativa Alice per l’housing sociale Casa Pina, la seconda riguardante il piano particolareggiato del quartiere Mussotto, dove verranno realizzati sei palazzi residenziali alti 17 metri. La cooperativa Alice avrebbe pensato di costruire una sorta di pensionato nei nuovi locali che verranno costruiti a Casa Pina, in corso Canale. La cooperativa ha ottenuto l’autorizzazione per ampliare i propri spazi di oltre 600 metri quadrati e ora chiede con una variante di poter accogliere nuove categorie di persone.
Oggi la cooperativa Alice a Casa Pina dispone di 13 alloggi per una trentina di ospiti, tra persone che stanno svolgendo un percorso di recupero dalle dipendenze, richiedenti asilo e stranieri che hanno ottenuto lo stato di rifugiato politico, ma anche donne sole con bambini. Non avendo altre richieste per persone con particolari difficoltà economiche o sociali, la cooperativa Alice ha chiesto di poter aprire le proprie porte a nuove categorie di ospiti come stagisti, studenti fuori sede, giovani lavoratori con contratto a tempo determinato, pazienti ospedalieri (reduci da cure in day hospital o ricoveri) e loro parenti.
Perplessi si sono dichiarati i consiglieri di centrodestra Emanuele Bolla, Mario Canova, Gionni Marengo, Domenico Boeri e Carlo Bo; la variante è stata approvata con i sì della maggioranza e le astensioni dell’opposizione. L’altra richiesta degna di nota della variante è quella della Caraglio fratelli che realizzerà, nell’area del piano particolareggiato del 2006 a Mussotto, sei palazzi alti 17 metri. Nel 2006 era stata autorizzata la costruzione di sei palazzi alti 21 metri, ora verrebbe realizzato un piano in meno e andrebbero a scomparire le aree di esercizi commerciali inizialmente previste per circa 400 metri quadrati. Nel piano particolareggiato è precisato che il privato realizzi la strada di collegamento diretto dai campi dell’impianto sportivo Renzo Saglietti a corso Canale, a servizio di tutti e non solo del complesso residenziale.
La proprietà ha presentato il progetto che punta a realizzare palazzine ricoperte di legno e circondate da alberi, in modo da renderle perfettamente integrate nel contesto ambientale in cui andranno a essere inserite.
Marcello Pasquero