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Italgelatine spiega le recenti diffusioni di odori

Guasto all’Italgelatine ecco cos’è la puzza di questi giorni

SANTA VITTORIA L’azienda Italgelatine spiega che «I recenti episodi di diffusione di odori sono stati causati da nuove produzioni, avviate per rispondere a nuove esigenze di mercato, che hanno portato, all’interno dell’impianto di depurazione, a una rapida e improvvisa crescita della biomassa deputata al trattamento delle acque, con conseguente aumento della richiesta di ossigeno. Nonostante l’utilizzo simultaneo di tutti i sistemi disponibili per l’immissione di ossigeno, in pochi giorni si è verificata la caduta del livello di ossigeno disciolto al di sotto delle soglie minime di sopravvivenza della biomassa, provocando una situazione di anossia (mancanza di ossigeno) della medesima e, in ultimo, la formazione di un sistema biologico in sofferenza che ha portato alla diminuzione di funzionalità depurativa dell’impianto e alla generazione di odori sgradevoli».

Dall’azienda di Santa Vittoria spiegano di aver sospeso le lavorazioni nuove produzioni e di «aver utilizzato un macchinario esterno di supporto per la disidratazione dei fanghi (centrifuga) per riportare rapidamente la quantità dei fanghi biologici (peraltro in parte non più efficaci) a livelli operativi standard» e di aver «inoculato fanghi attivi freschi provenienti da altro impianto di depurazione (esterno alla ditta) e di microorganismi liofilizzati specifici per stimolare la ricrescita, in condizioni controllate, di un’adeguata quantità di fanghi attivi efficaci per la ripresa dell’attività biologica di depurazione. L’impianto ha risposto in modo coerente con le aspettative, con la riduzione delle emissioni di odore sgradevole e la ripresa della funzionalità depurativa, pur con la normale inerzia propria dei sistemi di depurazione biologici».

«L’azienda – conclude Italgelatine – assicura il suo impegno per garantire che l’impianto possa efficacemente far fronte alle problematiche introdotte dalle nuove lavorazioni, in stretta collaborazione, e sotto il controllo, degli enti tecnici preposti quali Arpa, Provincia, Asl e anche tramite una fase di concertazione con gli enti di governo del territorio».

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