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La protesta dei lavoratori Giordano è arrivata anche a Vinitaly

La protesta dei lavoratori Giordano è arrivata anche a Vinitaly

VERONA Al Vinitaly, una tra le maggiori manifestazioni internazionali dedicate al vino, dal 7 al 10 aprile migliaia di persone degustano, conoscono e approfondiscono moltissime denominazioni di vini, provenienti da tutto il mondo. Una “quattro giorni” in cui il mondo del vino diventa un veicolo sociale importante. E proprio questo sembra essere il ruolo principale della protesta pacifica di una dei 40 dipendenti della Giordano vini del gruppo Iwb (erano  41, ma una donna si è licenziata perché ha trovato lavoro), che è diventata ambasciatrice per tutti. Un’azione condivisa (le spese di viaggio e permanenza alla manifestazione vengono coperte tra tutti i lavoratori) che ha portato J.S. (queste le iniziali della donna) a esporsi per far conoscere al mondo del vino la situazione critica che stanno vivendo gli addetti al call center dell’azienda di Valle Talloria, i cui uffici sono desolatamente vuoti dal primo aprile.

La protesta dei lavoratori Giordano è arrivata anche a Vinitaly 1
Il call center di Valle Talloria, rimasto vuoto dal primo aprile.

Un “cartello umano” al femminile che, ci fanno sapere, è stata avvicinata da molti in segno di solidarietà: e questa sensibilità è già un buon risultato, nella speranza che questo gesto possa migliorare la situazione di questi 40 lavoratori che, se vorranno continuare a lavorare, dopo il 15 aprile dovranno spostarsi negli uffici della Koinè (azienda che gestisce il call center della Giordano vini) a Brescia.

Livio Oggero

                                                                                                                                                                                     

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