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L’Asti-Cuneo giovedì 4 aprile arriva al Cipe

Autostrada Asti-Cuneo: c'è un nuovo accordo con il gestore per aprire i cantieri in estate

INFRASTRUTTURE  Il cerchio rosso sul calendario è fissato su giovedì 4 aprile, giorno in cui dovrebbe essere discusso al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il progetto per l’ultimazione dell’Asti-Cuneo. Il passaggio al Cipe era stato annunciato – durante la visita di lunedì 18 marzo del premier Giuseppe Conte e del ministro Danilo Toninelli in provincia di Cuneo – già per il successivo lunedì 25 marzo, ma non ha avuto luogo.

Il Cipe è l’organo che deve valutare la sostenibilità economica del progetto. Passaggio che non dovrebbe subire particolari rallentamenti perché il concessionario anticiperà i 350 milioni di euro ancora necessari per ultimare l’opera, aumentando il costo di subentro della stessa cifra in fase di proroga della Torino-Milano. Se il gruppo Gavio non dovesse vincere la gara per la proroga, il subentrante dovrà versare nelle casse del gruppo i 350 milioni di euro spesi. Più complesso e incerto sarà il successivo passaggio in Commissione europea con pericolosi precedenti in cui l’aumento del valore di subentro è stato giudicato aiuto di Stato al concessionario.

Nel caso in cui da Roma e Bruxelles non dovessero arrivare veti, sarebbe subito cantierabile la parte di lotto 2.6 che non deve essere modificata, quindi da Roddi a Verduno, mentre da Verduno al troncone di Cherasco occorrerebbe invece un anno.

Nel complesso i tecnici del gruppo Gavio hanno ipotizzato quattro anni di tempo per la conclusione della tanto attesa autostrada.

m.p.

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