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Mimmo Caruso si candida a sostegno di Cervella: “Lavorerò per Alba capitale del turismo enogastronomico”

Mimmo Caruso si candida a sostegno di Cervella: "Lavorerò per Alba capitale del turismo enogastronomico"

ALBA L’imprenditore albese Mimmo Caruso scioglie le riserve e annuncia la candidatura in sostegno a Olindo Cervella nella lista civica “Alba attiva e solidale”. Corteggiato, si vocifera, a lungo anche dal centrodestra, Caruso ha scelto di candidarsi con il centrosinistra, come fatto nel 2014 e promette di mettere il proprio entusiasmo al servizio della città con un occhio di riguardo per il turismo e l’enogastronomia e con lo slogan “Vota un cittadino, non un politico”.

Caruso, è vero che il centrodestra la voleva tra i candidati?

In questi mesi c’è stata l’occasione per incontrarsi e parlare con tutti i candidati sindaco, con Carlo Bo ho un ottimo rapporto, penso che sia una persona seria, in gamba e perbene, un eccellente candidato primo cittadino, ma all’interno della coalizione di centrodestra ci sono anime troppo distanti dal mio modo di pensare moderato, aperto e progressista, per questo non ho avuto il minimo dubbio nel voler correre per Olindo Cervella.

I detrattori continuano a dire che sia troppo “anziano” per fare il sindaco, lei come la pensa?

Penso che sia più giovane di tanti giovani. Negli ultimi mesi mi ha contagiato con il suo entusiasmo, la sua umiltà e la sua voglia di imparare. Mi è rimasto impresso quello che mi disse alcuni anni fa quando portai all’Apro lo chef Antonino Cannavacciuolo: “Sei la persona giusta per far conoscere sempre più Alba nel settore enogastronomico”, questa è la mia missione, lavorare perché il “brand” Alba possa continuare a crescere e a portare turisti sul nostro territorio.

A meno di sorprese il prossimo sindaco sarà un imprenditore, una categoria che non aveva mai espresso un primo cittadino, cosa ne pensa?

Da imprenditore non posso che vedere positivamente questo fatto. Aver gestito bene e fatto crescere un’azienda penso sia un buon viatico per essere anche un buon amministratore capace di operare come un buon padre di famiglia, vorrei esprimere un concetto se mi consente.

Prego

Bisogna uscire da certe logiche, mai dimenticare l’etica, ma non pensare che fare degli utili sia un delitto. Se un calciatore viene a trovarmi e compra un orologio ad Alba, ha creato un utile per la nostra città, stessa cosa se viene un turista a dormire o a mangiare un gelato. L’importante è creare utile in modo corretto e onesto, ma sono a favore delle iniziative che portano reddito sul territorio, il turismo enogastronomico è la strada maestra per recuperare i posti di lavoro persi in altri settori e creare occupazione per i nostri giovani.

Cosa vuole dire a chi la accusa di pensare molto ai vip, calciatori e chef?

In parte ho già risposto, nel mondo della cucina e del calcio ho trovato degli amici straordinari, ma quello che faccio è sempre dettato dall’amore per la mia città e dalla voglia di farla conoscere. Chiunque mi incontri sa che non faccio distinzione tra le persone per me tutti hanno la stessa dignità sia che si tratti di un uomo rimasto senza lavoro sia di un calciatore che guadagna milioni di euro l’anno.

Per questo ha scelto la lista Alba attiva e solidale?

Sì, mi piace molto questo nome, attiva e solidale vorrei che fosse uno stimolo a svegliarsi ogni giorno con la voglia di creare qualcosa di bello e gioioso pensando sempre a chi ha bisogno e a chi è meno fortunato di noi, è qualcosa che ho cercato di fare ogni giorno della mia vita, si può sempre fare meglio e voglio dare il mio massimo per la mia città e i miei concittadini.

Come sarà strutturata la lista?

Il capolista sarà il presidente del consiglio comunale Roberto Giachino che metterà la sua esperienza decennale a servizio della lista per introdurre i tanti giovani, capitanati dall’assessore uscente Anna Chiara Cavallotto.

Detto della sua stima per Carlo Bo, cosa pensa degli altri candidati sindaco?

Carlotta Boffa poteva essere un nome nuovo e suggestivo anche se totalmente inesperto del funzionamento della macchina pubblica, ma ha scelto di togliersi da sola dai giochi. Giorgio Degiorgis non lo conosco, Lorenzo Paglieri avrebbe avuto un grande successo nel 1968, ma oggi siamo nel 2019 e non si può rimanere fermi nel passato, specie in una città che corre come Alba.

Chi si candida nel 2019 ha come orizzonte temporale il 2024, come si immagina Alba nel 2024?

Vorrei rimanesse una città gioiosa e accogliente per tutti. Sogno che in tutto il Mondo pensando a una bella meta dove rilassarsi, godere del cibo, del vino e del paesaggio venga automatico pensare alla città di Alba. Molto è stato fatto, ma molto è ancora da fare, per questo prometto agli albesi di mettermi al servizio anima e corpo di questa città.

Marcello Pasquero

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