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Montelupo e SoloVino, piccoli gruppi crescono

VINO Negli ultimi 25-30 anni, in molti paesi di Langa e Roero sono nati piccoli gruppi (associazioni, comitati o altro) di produttori, che si sono coalizzati per valorizzare i vini e altri prodotti della loro area. A volte sono nati accanto a Botteghe del vino o cantine comunali, altre sono state esperienze più solitarie. L’elemento catalizzatore è stato il vino, che suscita appartenenza e senso di coesione. Gli esempi si sprecano: a cominciare dal comitato Sant’Anna che ha dato vita al Premio giornalistico del Roero, per proseguire con la Vinaioli di Castellinaldo, che sta coordinando il processo di identificazione della Barbera d’Alba del paese roerino.

Alla destra del Tanaro vanno ricordati gli esempi dei Sorì di Diano, uno dei paesi classici per il Dolcetto, oppure il gruppo “Verduno è”, che sta valorizzando il Pelaverga, caratterizzandone i pregi e traducendoli in fatti economici. Questa linfa vitale non si è esaurita e ha dato vita a iniziative concrete e, in certi casi, anche inaspettate.

Montelupo e SoloVino, piccoli gruppi crescono
I produttori di Montelupo Giachino, Sobrero, Brangero e Marello con il sindaco Marilena Destefanis.

Il primo caso è Montelupo. Cinquecento metri di altitudine, una storia dedicata al Dolcetto, colline di terra bianca: questa è una delle patrie riconosciute di quel vitigno. Qui si produce uno dei Dolcetti d’Alba più gradevoli, mai troppo corposo, ma capace di resistere al tempo. Strategica è stata la scelta di un piccolo gruppo di produttori di dialogare con il consumatore finale. Sono quattro aziende agricole, che hanno superato gli steccati e lavorano insieme per organizzare alcuni eventi dedicati agli appassionati di vino e cucina. A inizio primavera (quest’anno venerdì scorso, con l’apporto della Pro loco guidata da Rosella Destefanis) i produttori si ritrovano a Ca’ del Lupo e presentano i loro vini e i loro sogni a giornalisti e sommelier, operatori economici e consumatori, secondo un format di successo. A inizio estate (quest’anno il 30 giugno) organizzano Di crota an crota, passeggiata enogastronomica alla scoperta delle specialità gastronomiche e dei vini di questo angolo di Langa.

SoloRoero a Santo Stefano Roero è un gruppo ancora più ristretto: solo tre piccole aziende agricole, nate da pochi anni, ma con uno stile produttivo chiaro: coltivano e producono solo le uve e i vini della Docg Roero. Di qui l’origine del nome, costituito in associazione nel 2013, dopo alcuni anni di incontri, confronti e degustazioni incrociate.

Alberto Oggero, Luca Faccenda con Carolina Roggero e i fratelli Cauda di cascina Fornace hanno creato una collaborazione che ha dato frutti concreti sia nell’organizzazione dei lavori aziendali sia nelle fasi di mercato e promozione. Nel 2017 sono usciti allo scoperto e hanno organizzato SoloVino per valorizzare i loro vini e quelli di altri produttori che condividono le loro idee sulla vite, sul vino e sulla tavola. Sono stati così in gamba da coinvolgere un paese intero, il loro. Ogni anno individuano un tema come filo conduttore del loro SoloVino. Da “Viticoltori di prima generazione” si è passati a “Vini belli e vini da ballo” fino – il 23 marzo scorso – a “I vini cugini”.

I destinatari sono i più eterogenei, dall’appassionato all’operatore economico, dal giornalista al curioso. Tutti disponibili a conoscere, degustare, discutere e, da una certa ora, a brindare, cantare e ballare: in fondo, è solo vino.

Giancarlo Montaldo

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