Nuovo accordo al centro Ferrero, con incremento retributivo e formazione

Centro Ferrero di Alba: si ritorna a trattare il contratto di lavoro

OCCUPAZIONE È stato trovato un accordo tra la direzione del centro di riabilitazione Ferrero e la segreteria provinciale di Cgil-Fp Cuneo, che mette la parola fine a un braccio di ferro durato mesi. Tutto è cominciato a dicembre, quando il sindacato ha indetto un referendum tra i dipendenti delle due sedi dell’azienda – Alba e a Robilante – per avere un riscontro circa l’applicazione del nuovo contratto. Ritenuto peggiorativo delle condizioni, è stato bocciato dall’80 per cento dei votanti. Da qui lo stato di agitazione da parte del sindacato, poi sospeso dalla Prefettura di Cuneo, che ha invitato le parti a sedersi attorno a un tavolo e a trovare un accordo, insieme alle altre sigle sindacali.

Come commenta il segretario provinciale Alfio Arcidiacono: «Dopo numerosi incontri, siamo arrivati a una nuova bozza che migliora le condizioni, riconoscendo 15 ore di permessi aggiuntivi, 20 ore di permesso retribuito per la formazione del personale sanitario e la riduzione della percentuale di assorbibilità del superminimo collettivo dal 70 al 30 per cento».  Il testo è stato oggetto di un nuovo referendum la scorsa settimana, a cui hanno partecipato 189 dipendenti tra le due sedi, su un totale di 250: 142 sono stati i voti favorevoli, 46 i contrari. Prosegue Arcidiacono: «L’accordo recupera diritti contrattuali negati, ma da domani cercheremo strade efficaci per riconoscere il giusto valore all’impegno degli operatori. L’approccio responsabile delle parti e la massiccia partecipazione al referendum rafforzano il valore della democrazia: un clima migliore nel rapporto con i dipendenti non potrà che giovare alle due strutture».

Dal canto suo Margherita Artusio, che gestisce il centro Ferrero, commenta: «Durante questi mesi è stato individuato un contratto collettivo nazionale che potesse essere conforme a tutte le realtà del Ferrero: socio-assistenziale, sanitario, ambulatoriale. Il risultato ottenuto garantisce ai lavoratori un incremento retributivo del 3 per cento. Le nostre energie continueranno a essere concentrate sui temi operativi: la proposta per l’attivazione di fondi di produttività e un piano di welfare aziendale su base premiale per tutti i lavoratori, oltre alla redazione di piani formativi mirati al miglioramento della qualità dei nostri servizi».

Francesca Pinaffo

Banner Gazzetta d'Alba