1° maggio: 35mila al corteo di Torino, in piazza 4 candidati regionali

1° maggio: 35mila al corteo di Torino, in piazza 4 candidati regionali

TORINO Sono stati 35 mila, secondo i dati forniti dalla Questura, i partecipanti al  corteo del Primo maggio a Torino che ha vissuto alcuni momenti caldi. La fase più difficile in via Roma all’angolo con via Bertola, dove è stata necessaria un’attività di contenimento poiché la componente antagonista ha tentato di raggiungere piazza San Carlo mentre era ancora in corso il comizio dei sindacati. Contro le forze dell’ordine sono stati lanciate bottiglie, aste di bandiera e altri oggetti contundenti. Durante gli scontri un agente della Polizia di Stato e due manifestanti sono rimasti lievemente feriti. Al corteo hanno partecipato anche la sindaca di Torino Chiara Appendino, i quattro candidati alla presidenza della Regione, Sergio Chiamparino (centrosinistra), Alberto Cirio (centrodestra), Giorgio Bertola (M5s) e Valter Boero (Popolo della famiglia), oltre a candidati alle Europee e alle Regionali di Fratelli d’Italia.

1° maggio: 35mila al corteo di Torino, in piazza 4 candidati regionali

«Che sia un 1° maggio per la tutela davvero del diritto al lavoro». A dirlo, al corteo di Torino, il candidato del centrodestra alle elezioni regionali Alberto Cirio (Fi) secondo cui «oggi la ripresa c’è, il dramma è che le altre regioni del nord l’hanno colta al volo mentre il Piemonte è rimasto al palo». Per Cirio, «oggi siamo qui per una regione che sappia cambiare marcia nel sostenere il lavoro. È necessario che come istituzioni regionali accompagniamo le nostre aziende meglio di quanto è stato fatto in passato perché se vogliamo sostenere il lavoro dobbiamo sostenere chi crea lavoro». E qui si inserisce il tema della Tav. «Si Tav o no Tav non è una partita che mi appassiona oggi perché questa è la festa dei lavoratori, ma se vogliamo lavoro dobbiamo averla perché le infrastrutture creano lavoro e sono quello che le imprese chiedono».

«Il lavoro deve essere al primo posto in tutte le sue articolazioni e problematiche, bisogna creare più lavoro, un lavoro sicuro, di qualità migliore, un lavoro pagato meglio e per fare questo c’è bisogno di una crescita complessiva della capacità competitiva del sistema di cui le infrastrutture sono una delle componenti essenziali». A dirlo è il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino al corteo del 1° maggio a Torino. «C’è ancora troppa disoccupazione – dice – troppa domanda di lavoro che non trova l’offerta, ancora troppa poca sicurezza sul lavoro e ci vuole una politica di più lungo respiro che aiuta il sistema ad essere più produttivo». Sul tema Tav, Chiamparino evidenzia che «sono sempre stato a favore senza se e senza ma non per motivi ideologici ma perché come le altre infrastrutture è uno dei nodi fondamentali per una crescita più sicura e che migliori anche l’ambiente, uno dei fattori essenziali per migliorare la competitività del sistema».

Ansa

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