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Il 20 maggio si chiudono i lavori nel cantiere dell’ospedale di Verduno

Saitta: riprenderemo a investire e ad assumere

VERDUNO «La concessionaria è disponibile a firmare il 20 maggio l’atto di chiusura tecnica dei lavori dell’ospedale di Verduno»: lo ha detto Sergio Chiamparino venerdì 3 a Radio Alba, dopo aver visitato il cantiere. Dopo una serie di annunci caduti nel vuoto, a partire dal 2011, quando presidente era Roberto Cota, pare essere davvero la volta buona per chiudere il cantiere, iniziato nel 2005.

Conferme – visto che siamo in periodo elettorale, meglio andare dai tecnici – arrivano pure dal direttore generale dell’Asl Massimo Veglio: «Il cantiere è in fase molto avanzata e ci sono le condizioni per cui si arrivi alla comunicazione il 20 maggio».

Se, quindi, tutto andrà per il verso giusto, la concessionaria Mgr Verduno consegnerà l’ospedale fra 13 giorni: a quel punto il direttore dei lavori, l’architetto Ferruccio Bianco, avrà la facoltà di esprimersi sulla conclusione, approvandola o chiedendo all’impresa di apportare eventuali correzioni all’opera. Che cosa succederà dopo? «Continuerà la fase dei collaudi, già partita da mesi e completata sul 30 per cento della struttura. Nel frattempo, potrà iniziare il trasloco degli ospedali San Lazzaro e Santo Spirito, che avverrà per gradi, in modo da non creare disagi ai pazienti», spiega Veglio, che conferma quanto annunciato a Gazzetta nel periodo prenatalizio: «Questa fase durerà cinque o sei mesi: l’ospedale dovrebbe essere inaugurato nell’autunno». L’incognita, a questo punto – e lo ha sottolineato più volte il direttore generale – è nel buon esito o meno delle decine di gare d’appalto che serviranno per l’acquisto di arredi, macchinari e forniture. Si tratta di gare pubbliche, soggette a possibili ricorsi che potrebbero fare slittare l’inaugurazione.

Proseguono spediti anche gli interventi per la realizzazione della strada di collegamento tra la provinciale 7 e l’ospedale nuovo, che dovrebbero essere ultimati entro il mese di giugno.

Marcello Pasquero

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